RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

il nulla


Tanti elogiano DIO, molti non credono in DIO, i più seguono la chiesa rappresentante di DIO, ma chi è questo DIO? , Millenni, tempo e ancora tempo ma nessuno sa chi è DIO, nessuno sa concepire e spiegare chi è DIO. Nessuna persona potrà dirvi chi è perchè persona DIO non è. L'universo e tutto e noi siamo venuti dal nulla con un clik ......e........ tempo e spazio cominciarono il ballo dei semi, dall'alfa all'omega tutto si espanse della copia del DIO, ne misura di tempo importava ne spazio importava nell'infinito universo...dove lo spazio non è ma ogni attimo aggiunge spazio e tempo se occorre come quando contiamo i numeri. e,,, e ...... il nulla, il nulla esiste, non è visibile a nessuno, nel nulla non c'è nulla, ma allora????? domandai a gran voce che significa??? . IL nulla per gli occhi è il buio, il nulla per gli orecchi è il silenzio, il nulla per la mente è il sonno, il nulla per il corpo è la morte, Dal nulla siamo venuti e ritorneremo nel nulla, ma a che allora s... (continua)

umberto cavallini 21/08/2016 - 20:40
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Il Nulla e il Tutto ... pensiero racconto


L’infinito Nulla , l’infinito Tutto.
Esistono o non esistono?
Da questa “Parte” si possono solo desumere.
Ma se sì: l’esistente e il non esistente sono due sistemi paralleli, o uno dentro l’altro si nutrono a vicenda?
Così che dal Nulla scaturisca l’esistenza, e dal Tutto scaturisca il nulla.
E noi che “subiamo” questi pensieri e formuliamo domande … siamo o crediamo di essere?
Comunque installati in sistemi concentrici … cellule, corpi, pianeti, universo, universi, buchi neri …
e sempre a ricerca di cause prime.
Di induzioni, deduzioni … provate, sperate, illusorie.
Fino a che non si giunge al punto finale del cervello.
Ognuno ha un punto finale nel proprio cervello: più vicino o più lontano , più grande o più piccolo.
Senz’altro insuperabile. Che anche quando lo si sfiora fa mancare il respiro.... (continua)

Ida Falconeri 09/11/2019 - 10:51
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Il palcoscenico


Possiedo una penna senza inchiostro,
per quei versi che desiderano restare taciuti.
Nascosti tra un pensiero fuggevole e rosse labbra socchiuse, io li assecondo e taccio.
Le emozioni impallidiscono, come bianchi fogli in attesa della mano che, forse le svelerà.
Le immagini si rincorrono su un polveroso palcoscenico, il sipario lentamente sale.
Signore e Signori, buonasera.
Che lo spettacolo abbia inizio.... (continua)

Quirina Bucci 06/11/2024 - 21:59
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Il pastore e l' orso


Ai piedi di un monte ripido , c'era un bosco con faggi , grandi betulle e qualche pino. Più a valle, un pastore allevava il proprio bestiame. Una notte calda con una luna limpida , un orso passò di lì e sbranò qualche povera capretta. Il mattino seguente il pastore si accorse dell' accaduto e tristemente cercò di recintare la zona con un muro alto e duro. Ma purtroppo , nemmeno il muro riuscì ad impedire al grosso animale di mangiare il suo bestiame indifeso. Cosi' arrabbiato decise per quella notte di trascorrerla fuori e caricato il fucile si preparò. Era una notte gelida , ma il pastore decise di non tornare in casa.
All' improvviso davanti a sé senti i passi pesanti dell' orso ed alzatosi , prese la mira. Ormai si notava ,
nell'ombra , la figura dell'animale che avanzava. Ma il pastore , mosso da coscienza non sparò e si avvicinò
all' orso , chiedendo ad esso '' Orso perché hai mangiato le mie pecore? Per il vizio o per fame?'' . L' Orso incuriosito da quell' essere che gli po... (continua)

Patrick Pelle 25/05/2013 - 14:57
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Il pela-patate


C'era una volta un intraprendente signore che, vedendo la propria moglie perdere parecchio tempo nello sbucciare patate, pensò bene di inventare un attrezzo che potesse agevolare alla signora questo noioso lavoro. Si mise all'opera ed in pochi giorni pose nella mani della sua dolce metà la sua invenzione. Fu veramente di grande aiuto tanto che la donna mostrò l'utensile a tutte le sue amiche: entusiaste, chiesero ad Aldo (il nome del signore) di poterne possedere uno anche loro. Lui ci pensò su e poi decise che era venuto il momento di fondare una piccola fabbrica per la produzione del pela-patate. Vennero assunti tutti, o quasi, gli abitanti del piccolo borgo che sino a quel momento si trovavano senza lavoro o impegnati nelle campagne. In poco tempo Aldo guadagnò parecchi soldi tanto da poter soddisfare alcuni suoi capricci e quelli della sua famiglia.

Un giorno, però, il suo ragioniere fece presente ad Aldo che gli affari non andavano più come all'inizio: altre piccole fabbriche ... (continua)


gabriele marcon 11/09/2016 - 19:36
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il peso d'un fiore


Quanto pesa,signorina,un fiore?
Forse poco,mi dirà lei tenendo fra le dita una rosa,con l'ingenuità di chi,ammirandola diviene non curante del dolore che quelle spine potrebbero recarle,se lei,pervasa dall'intenso rosso carminio che avvolge questa creatura,s'accingesse,peccando fin superbia,a stringere con mamma ferma l'impalcatura sua.
E vede,su di una piccola formica il peso di quel fiore avrebbe lo stesso di una casa,ma che dico,d'un castello!
Perché vede principessa,essa non riesce a nascondere la propria paura dietro l'ingenuità,la superbia,la giovanile distrazione.
E a quel piccolo essere quel peduncolo parve una spada,e le spine le parvero l'ornamento suo più bello.
E quelle radici signorina mia?
Quelle povere dal cui grembo lei ha strappato un figlio,non pensa alla loro sofferenza?
Però vede,quella formica su quelle spine s'è adagio,e non con poca cautela,arrampicata.
E non se lo poteva immaginare prima,quanto potesse esser bella la vista,dà laggiù.
Ed ora,mi chiede l... (continua)

Ludovica Gabbiani 10/03/2017 - 00:10
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Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detto


Quando parliamo di universalità di un pensiero, immaginiamo che qualcuno ha saputo elevare la propria sensibilità, razionale o affettiva, al di sopra del proprio IO per farla diventare qualcosa di condivisibile.
In altri termini nel prendere contatto con un concetto, frase o espressione inizialmente prendiamo contatto con qualcosa che è “Al di fuori di noi” ma che riusciamo immediatamente ad “interiorizzare” per appartenere definitivamente al nostro IO intimo e personale.
Questo lo abbiamo constatato con il dolore del Leopardi, la tristezza del Carducci per il figlio morto, altri drammi interiori che riconosciamo come qualcosa che anche noi abbiamo provato, o stiamo provando, se ci siamo trovati di fronte a questi eventi.
Quindi, il nostro dolore non è minuscolo, ma soltanto muto. Non ha il dono o la capacità della parola, non per questo è inferiore o meno importante.
A differenza dell’allegria, gioia, spensieratezza, buonumore, non uso volutamente il termine felicità, proprio perc... (continua)

ALFONSO BORDONARO 07/02/2017 - 17:39
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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IL POETA: RE DEI PAGLIACCI


Nell’odierno mondo, distratto e "tarantolato" dove nessuno legge più, vedi moltissime persone nei luoghi più disparati attaccate in permanenza agli smartphone e alle app., sempre in apnea col tempo che “non c’è”.
Nel migliore dei casi ti leggono per non più di mezza pagina formato A4, e il ruolo del poeta così bistrattato è quello di un "vaso di coccio" di manzoniana memoria che viaggia insieme a migliaia e migliaia di "vasi di ferro", dove l'espressione dominante è solo ed esclusivamente "il dio denaro".
Le idee espresse dal povero poeta "non rendono" economicamente al mondo della carta stampata, così il poveretto è costretto a cambiar mestiere se vuole guadagnarsi un pezzo di pane.
Scrive quindi nella convinzione (sbagliata) di essere letto ed apprezzato, mentre non s'accorge (poverino) che scrive solo per sè stesso, nella vana illusione di diventare un giorno famoso, nel mondo difficile, amaro e splendido (???) della letteratur... (continua)

Domenico De Marenghi 22/12/2016 - 19:50
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