RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
NUOVO ANNO: PENSIERI, SPERANZE, DESIDERI Pensando al nuovo anno mi viene in mente la stupenda opera di Giacomo Leopardi, di cui riporto un frammento del testo:
“Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”: Venditore: Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Dialogo intenso che evidenzia l’umana insoddisfazione, ma era pessimista solo Leopardi ? ![]() ![]() ![]()
Occhi Ciò che rende bello un viso (a parte i suoi lineamenti, la forma del naso, la carnosità delle labbra), è l'espressione degli occhi. Occhi piccoli, grandi, tristi, allegri: verdi come le foglie, neri come la notte, azzurri come il cielo, marroni come le castagne. Occhi, che simili a macchine fotografiche, catturano immagini da conservare nell'album dei ricordi. Occhi che fanno il giro del mondo e portano a casa ricordi che paiono cartoline. Occhi che hanno scattato foto antiche e lasciano vecchi sguardi nei libri di storia. Occhi che creano diapositive, occhi che filmano scene d'amore o di dolore: rossi di pianto, addolorati, spaventati, commossi, innamorati. Occhi che quando rammenti quel preciso momento; ti pare di sentire l'odore dei funghi sotto a un pioppo. Occhi che guardano una mamma col suo piccolo appena nato e si appannano per l'emozione. Occhi che si fermano a guardare madonne con mantelli dagli orli dorati e ti fanno giungere le mani in preghiera. Quante immagini sono racchi... (continua)
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Occhi neri Lisa è sola, seduta su una panchina dell'unico parco del paese.
Un po' di quiete, il verde del parco, il sole caldo dell'estate. Attorno a lei, una decina di bambini giocano rumorosamente. Li osserva tenendo fra i denti una cannuccia di plastica. A tratti gioca nervosamente con una ciocca di capelli. -" Ehi, così non vale!", grida una bambina alla sua compagna di giochi. Poi un pianto improvviso, acuto. Diviene paonazza in viso, il naso le si riempie di muco e gli occhi sono gonfi e arrossati. Tutte le madri, impegnate nel solito cicaleccio, tacciono. Solo una donna si volta verso lo scivolo riconoscendo il pianto della propria bambina e le corre incontro. La bambina ha un'escoriazione sul ginocchio destro ed indica alla madre la compagna di giochi "colpevole" dell' accaduto. La madre si avvicina a Lisa: " Scusa, hai un fazzoletto da darmi?". Lisa è la più vicina fra tutte o forse è l'unica fra le altre che le avrebbe dato un fazzoletto senza off... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Oggi è Beatrice a pensare Sigaretta in bocca. Fumava in maniera sfacciata e nello stesso modo mi guardava. Mi piaceva perchè rappresentava tutto ciò che non ero e che avrei voluto essere: un uomo che ha in mano la situazione, sa quello che dice, sa quello che vuole...ed è terribilmente sexy. Di fronte a lui mi sentivo una bambina sperduta.
Pensavo alla sua vita, a dove e a con chi vivesse, a cosa facesse quando rincasava. Pensavo, pensavo e non agivo. D'altronde come mai avrei potuto farlo? Il mio lui era un lui idealizzato. Non sapevo in realtà come fosse e che cosa avesse per la testa. Magari era un tipo solo chiacchiere e distintivo che si atteggiava per mascherare la sua fragilità, o forse era un superbo, uno che credeva di essere il Padreterno...o magari era l'uomo più dolce della Terra. Non l'avrei mai saputo. Mi dicevo" ora scrivo una storia su di lui, una storia d'amore di quelle banali che garbano tanto alle adolescenti e alle case editrici. In tal modo potrei scrivere anche con i piedi, nessun... (continua) ![]() ![]() ![]()
Oggi non ti regalerò i fiori... La vita non poteva rendermi più felice… ogni giorno
ringrazio Dio per la mia felicità. Avere al mio fianco una donna che mi ama… non ce dono più prezioso. Per me la mia compagna e come un fiore che cresce nel mio giardino… e ogni giorno le do le giuste attenzioni, affinché sappia che l’amo Per la persona che è dentro. Oggi e solo una tregua Per alcuni uomini, perché: vedono la propria compagna come una foglia secca che il vento illude ![]() ![]() ![]()
Oggi sono un reietto Quando mi sento un reietto mi nascondo in un posto semideserto. La spiaggia è ancora sporca. Ci trovi rifiuti di ogni genere. Da quelli naturali inventati da madre natura, a quelli inorganici che non bastano migliaia di anni per distruggerli. Il mare è incontemplabile. La risacca non spazza via l'amarezza che hai dentro. Quella forte, grande, che provi nel litigare con chi ti avrebbe dovuto insegnare. La strada per raggiungere quel posto è piena di puttane. Ti sorridono, di un sorriso apparente, per farti fermare. Ma dentro, hanno i tuoi stessi scheletri velenosi. Cosa sono io oggi. Cosa sarò quando tutto sarà, domani. I pescatori tengono stretti i loro arnesi nella speranza che qualcosa abbocchi. Allora penso: gettiamo tutti un amo in mare, sperando che la felicità abbocchi, lasciandoci la tristezza alle spalle. Non quella fatta di desideri impossibili da realizzare. Quella concreta, tangibile. Fatta di persone da sfiorare, di templi di carne. Eh già, perché anelare lo spirito sfuggen... (continua)
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Oggi sposi ! Dopo una lunga militanza in vari atenei italiani, la squilla suonò anche per me, convinto assertore di vita gaudente e soprattutto “libera”, ma non troppo, da legacci affettivi. Non me ne resi conto, quasi non capii quando quel pomeriggio, nel portone della casa avita, la mia eterna fidanzata mi manifestò il desiderio di sposarsi, si, insomma, che era venuto il momento di fare il grande passo. Sposarsi. La cosa mi colse tanto di sorpresa che in un momento di distrazione chiesi alla mia futura moglie, con fare ingenuo, con chi volesse sposarsi ! Non era un occasione creata per sentirmi dire parole sdolcinate e melense d’amore, ma neanche di sentirmi dire “con chi, scemo, se non con te !”. Incassai, comunque, felice, e già la mente di quel grosso sognatore che sono, viaggiava nei meandri di una realtà al di fuori dei problemi logici che una tale scelta avrebbe comportato. Bene. Esternata tale volontà ai parenti prossimi, passammo in fretta alla realizzazione di tale progetto. Furono gio... (continua)
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Oltre il limite Chi come me ha avuto l’opportunità di percorrere periodicamente, la mattina presto, la via Vittor Pisani a Milano, da Piazza della Repubblica alla stazione centrale, sa di che cosa sto parlando.
Quando i negozi ed i locali (esclusi un paio di bar) sono ancora chiusi, quegli eleganti porticati di marmo fungono da riparo e camera da letto per una moltitudine di uomini e donne che passano lì la notte avvolti in coperte variopinte, ma scolorite. Sono quelle persone che per scelta o per necessità vivono ai confini della società, e che ai più sembrano al di sotto del limite della dignità umana. Fino a pochi decenni fa queste persone venivano chiamate “Barboni”, ad un certo punto hanno assunto la denominazione di “senza tetto”, cercando di scopiazzare l’espressione americana “homeless”, forse perché a qualcuno sarà sembrata meno degradante, in un tempo ed in un luogo dove tutto è meglio che appaia lindo ed ordinato. La mattina presto, questi uomini e queste donne cominciano ad emergere dai ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Oltre la nebbia, il mio amore Quanto valgono i miei pensieri, ora che la nebbia avvolge i ricordi...
Quanto valgono le mie parole, estranee escono dalla mia bocca. Io che vorrei spiegare e invece non mi riesco a capire. Potrei raccontare ai miei nipoti le mie storie, sorridere di nuovo abbracciandoli tutti. Ora che i loro nomi mi sfuggono e i visi sono tutti estranei. Vorrei donare a mio marito un'altra carezza, una cena o un pranzo da re: non ho memoria di come si fa. Quanto vale la vicinanza di chi non ha più storia, quanto conta la bellezza di un ricordo, anche semplice. Vale tutto ciò che ho, perché non posso più decidere di scegliere. Non posso decifrare parole e non posso rispondere come prima. Vivo in un ambiente differente, il paesaggio è diverso da come lo conoscevo. La mia casa ora, non ha più finestre, rinchiusa in una prigione di nebbia e mancanze. Ho il desiderio di rivedervi, ho la voglia di parlarvi. Non ricordo tutti i vostri volti, svaniscono nella mia mente i vostri nomi. Ci sarò lo s... (continua) ![]() ![]() ![]()
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