RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA SECONDA GIOVINEZZA (Hai mai visto l'Alba, questa mattina?) - prima parte


Dedicato a chi lo leggerà -
Era una tranquilla domenica, una di quelle che Pietro un tempo definiva, prima di coricarsi, -Le domeniche inutili- che, già da bambino, a luce spenta, avvertiva quel forte senso di vuoto, che altro non era – la solitudine – consolandosi solo del fatto che l'indomani sarebbe ritornato a scuola, rivedendo tutti i suoi compagni di scuola e vita, quando aggiunse alle amicizie su FaceBook un giovanissimo musicista, Tommaso Rocca – un 98? 99? No, un classe 2000, chitarrista e studente del Liceo Manzoni – quello musicale – e partecipante anche lui alla “Vergiate Music Festival”, il concorso musicale a premi con la quale Pietro ebbe modo – unicamente – di farsi conoscere. Eppure non si ricordava di questo “Tommy”, neanche dietro le quinte. Ci hanno partecipato ben 3 volte, dal 2012 al 2015, e lui anche l'anno seguente con Pietro solo come ospite in platea, vincendo entrambi nel 2014 – Lui nella sezione band – Pietro autori singoli. Così gli scrisse quella domenica... (continua)

Pietro Valli 05/11/2018 - 21:36
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LA SECONDA GIOVINEZZA (Hai mai visto l'Alba, questa mattina?) - seconda parte


SECONDA PARTE -
Passarono insieme le serate per le strade di Besnate, così come quelle in musica in un noto locale di concertini live, nella quale Pietro ebbe modo – dopo i penosi live su base – di esibirsi dal vivo con tanto di accompagnamento da parte di Tom e i suoi fidati compagni musicisti. Ebbe inoltre l'occasione di conoscere altri coetanei del chitarrista che però già ricordavano questo “eclettico folletto”: “Ma tu non eri quello che si esibiva al Vergiate Music?” - “Chi, io? Macché!” scusandosi con molta ironia. Fu invitato poi alla grigliata del lunedì di Pasquetta, prima coi suoi nuovi Amici di Besnate, poi la sera da Francesco, il suo compagno di (dis-)avventure, nonché informatore e scambiatore di vita di sempre, a Busto Garolfo, nella quale ebbe occasione di aggiornarlo di tutte le bellezze – seppur apparenti – che gli stavano succedendo o meglio, spettando, di volta in volta, forse come ricompensa dopo oltre 10 anni di solitudine. In una successiva grigliata, il piccolo... (continua)

Pietro Valli 11/11/2018 - 14:08
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LA SECONDA GIOVINEZZA (Hai mai visto l'Alba, questa mattina?) - terza e ultima parte


TERZA PARTE -
I fuochi d'artificio di inizio ottobre preannunciavano la fine dell'estate. La scuola era ricominciata, e nonostante anche i loro impegni da studenti, riuscivano comunque a vedersi tutti, l'uno con l'altro – tutti eccetto uno: Pietro! A metà ottobre, di mercoledì sera, salutò Alessandro mentre usciva dallo spogliatoio, dopo averlo assistito di nascosto agli allenamenti di calcio, aspettandolo da parte alla porta d'uscita – come sempre l'ultimo a uscire – offrendosi per portarlo a casa. Si fermarono a mangiare lungo la strada di ritorno per poi fermarsi a parlare in macchina. Sapeva che Pietro attraversava un periodo difficile – le voci correvano più veloci della luce intorno al sole, e sapevano benissimo entrambi che avrebbero rischiato grosso a farsi vedere insieme per il paese: anche ad Alessandro gli fu proibito di avere contatti con Pietro – qualcuno a caso aveva ordinato che Pietro doveva essere in qualche modo, il più semplice – il Silenzio – escluso da tutti, butt... (continua)

Pietro Valli 16/11/2018 - 19:54
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LA SOLUZIONE FINALE


Estate in campagna dell’anno….boh, non so quanti anni avessi al tempo. Non molti comunque.
Ero piccolo.
Il solco delle mie vacanze era tracciato in un minuscolo paesino dove tutti si conoscevano e le galline razzolavano per la strada. Case gialle da una parte, frumento e granoturco dall’altra erano le sponde di quel solco. La città era lontana e in giro c’era odore di terra ed erba fresca e il pane aveva il sapore del grano.
L’afa di Agosto soffocava peggio di un cuscino premuto sulla faccia, e la banda, al completo, sudava dentro quel rifugio improvvisato su un albero, al limitare del paese, verso quella distesa infinita di campi che si spingeva fino al paese vicino.
Già…. ecco quale era la cosa di cui discutevamo là sopra, tra mosche e tafani grossi come rondini, fin da quando ci eravamo radunati dopo un pranzo sempre troppo veloce.
Lo avevano fatto di nuovo. Malgrado fossimo sempre riusciti a sconfiggerli, ci avevano riprovato. La banda dei nostri coetanei del paese confinante ... (continua)

Paolo Guastone 07/10/2022 - 12:38
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LA TERZA GUERRA MONDIALE


Mario scostò un paio di assi e sbirciò fuori.
Oltre la palizzata sbilenca del rifugio, via Soliggia era una riga di asfalto morta, soffocata nella calura di un pomeriggio di un Giugno troppo precoce.
Il vento caldo spazzava il paese, agitando piccoli mulinelli di polvere, e piegava le spighe di grano nei campi fino a stenderle sul terreno, come biondi capelli solcati da un invisibile pettine.
Nel cielo, carri di nuvole spandevano inchiostri di ovatta vaporosa.
“Non si vede nessuno.…”, sussurrò e tornò a sedersi in mezzo alle fascine.
Chiusi gli occhi e respirai piano. Come il pane appena sfornato, l’odore della campagna incendiata dal sole era più di un semplice profumo: era come respirare l’essenza stessa dell’estate.
“Controlla lo stesso le munizioni….”, risposi, crogiolandomi ancora in quell’estasi infinita che a in città non potevo nemmeno immaginare.
Tre sacchi di tutoli di pannocchie di granoturco erano stati rubati dalla legnaia della vecchia Marietta ed issati sopra il p... (continua)

Paolo Guastone 13/04/2021 - 14:39
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La Tigre e L’orso


Una tigre feroce si vantava di essere molto veloce…..rincorreva ogni animale della foresta facendo di ognuno una calda minestra,trascorsi alcuni giorni essa si reco ai pressi di una grande quercia dove vide una lepre che impaurita sfreccia,allora infastidita rincorse la lepre impaurita,fece un grande salto , e cadde in un lago alto.
Scossa da un tremore la tigre si prese un brutto raffreddore,e presa dalla botta decise di intraprendere un importante rotta verso Villaggio Morso dove viveva felice un potente orso.Trascorsi alcuni giorni la tigre chiese aiuto a dei capricorni

Tigre: O bianchi capricorni sapete se per caso nei dintorni vi abita l’orso di valle morso?
Capricorni: continuando sul sentiero vedrai una stradina …li vive l’orso nella sua casina
La tigre silenziosa e con passi da gattone si recò davanti al grande portone…e con voce disperata gridava al cielo Aiuto! Aiuto! Sono ammalata…la porta di colpo si aprì e un orso cicciottello uscì…
Orso: Chi osa disturbare il ... (continua)


Umberto Palazzolo 15/02/2013 - 12:13
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LA VIA DEI CAMPI - Parte 1 di 4


Accadde in un giorno per caso, ad un orario qualunque in un qualsiasi posto che potrebbe anche essere lì nei tuoi paraggi, proprio dietro casa tua, in un giardinetto comunale di periferia, pieno di dune d'erba, altalene, giochi per bambini e per sportivi, e tante panchine in legno. Peter, mentre aspettava l'Innominato, vide passare un ragazzo che conosceva molto bene – seppur di vista – e che pareva si chiamasse Màx, o almeno tutti lo chiamavano così quando lo vedeva al bar. Anche questo Màx sapeva di Peter, solo che non sapeva il suo nome, perchè al bar o quando si incrociavano in piazza, nessuno mai lo chiamava, perchè girava sempre solo e si sedeva sempre negli angoli più remoti, rimanendo in Silenzio e stando sempre sulle sue – schivo. Eppure non sembrava affatto cattivo questo Peter, certo poteva essere scambiato per una – spia – o al contrario un pregiudicato, una persona dai lati oscuri, da un passato tormentato – ombroso, ma non avrebbero mai avuto in mano un qualcosa che potes... (continua)

Pietro Valli 24/04/2022 - 18:31
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LA VIA DEI CAMPI - Parte 2 di 4


Era di venerdì e il clima era già mite – e sereno il tempo. Si accese poi il sigarello ritornando in piazza ascoltandosi “I Giardini di Eros”. Poco dopo mezz'ora, seduto sul muretto che solitamente usavano i – saggi – che ultimavano la loro esistenza raccontandosi storie ormai lontane per i giovani del futuro, Peter li vide in branco ritornare dai campi e passare davanti a lui, fissandolo e ridendo per poi sentire da lontano commenti del tipo: “E' quello strano che fuma i sigari da solo...” Già, quello strano. Quello senza Amici, quello che girava sempre ovunque. Veniva soprannominato “Mr.X”, ma a differenza del personaggio vestito di viola e in stile ottocentesco, andava in giro vestito di bianco, abbigliamento che poi confermò con la scomparsa del suo artista preferito, che si presentò così durante il successo dell'82 all'Arena di Verona. Ma più semplice perchè piaceva spacciarsi per angelo, che angelo non era, come alla fine lo erano tutti i cantori di una stirpe incantata – lui com... (continua)

Pietro Valli 29/04/2022 - 21:27
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