RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Agrodolce


Di tutte le figure che hanno accompagnato la mia infanzia la più cara per me è quella del nonno materno, Paolo.
Faceva un lavoro fa -vo- lo -so : il pasticciere.
Vista dalla parte di una bambina, si può pretendere una fortuna più grande?
Fino al mio matrimonio, cioè fino all'età di 26 anni, ho abitato nel palazzo del nonno che al primo piano era stato suddiviso in tre accoglienti appartamenti, uno per i nonni , gli altri per due sue figlie, mia madre Marina e mia zia Ilaria, anche lei sposata con figli; zio Riccardo e zia Elena, invece, abitavano fuori, rispettivamente a Macerata e a Napoli.
Quella casa, più che nella mente, mi è rimasta nelle narici perchè ogni giorno si impregnava del profumo dei dolci che nonno Pino con i suoi lavoranti preparava fin dalle prime ore del giorno: odore di vaniglia, fragranza di pandispagna e cioccolato, effluvi di spezie e aromi vari
si diffondevano nel fabbricato rendendo più dolce il risveglio a noi di casa ma anche agli inquilini che abi... (continua)

Aurelia Strada 25/07/2016 - 11:41
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Al mercato


Mi hai venduta per un soldo di cacio.
Hai comprato una scala di marmo Carrara dalle venature rossastre, per baciarne i sentieri tracciati come fossero bocca dal sorriso congelato, ne pulisci i gradini al passare affannato dei sensi di colpa , ma tu passi la cera e le lucidi a specchio e moltiplichi i passi delle tue scarpe nuove.
Hai comprato una moto con un nome importante, il ruggito del motore raccoglie l'eco della voce che avevi gridando il mio nome dalla grotta tra gli scogli, la scia delle lettere non inquinava l'aria e il mare non temeva lo scarico velenoso.
Ti sei preso un'auto che impressiona i posteggi, i semafori stendono tappeti color verde e tu passi sapiente tra i modesti quattro ruote, immemore di un tempo di un tettino aperto e cappelli di paglia sul sedile posteriore a volare scomposti come fieno tra i campi.
Hai un mercato nero di carezze e baci sottostanti alla borsa dell'oro e distribuisci sorrisi come deltaplani che non planano mai all'altezza del cuore, dimen... (continua)

Grazia Giuliani 01/07/2019 - 19:00
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Alcuni buoni passaggi


Qui nel contado si sente solo il rumore della natura, lo ascolto da una sedia a dondolo.
Per un istante sembra di volare. Il cielo blu non fa smettere di osservare quelle nuvole dalle forme
strane, si comincia ad associarle a cose. Oggetti che conosci e… sorridi.
Pare di vedere muoversi frisbee di frittelle che riportano alla mente le passeggiate fatte alla festa
del paese, quando affondavi il volto nello zucchero e ne uscivi appiccicoso.
Il paesaggio somiglia alla saporosità dell’uva passa che tanto piaceva al padre che non c’è più,
o a un carme ancora da scrivere.
Ma l’amenità è l’aria che respiri, i profumi che attraversano le narici. La terra, l’erba, il fieno.
E se resti a guardare, e a dondolarti puoi avere la fortuna di giungere al tramonto, quando la natura
sembra che si congedi dalla luce del giorno per andare a dormire.
Sulla chiusa di questa intemperante sinossi giungerà poi il crepuscolo che vedrà il guaito straziante
di Poeta accucciato su una vecchia pantof... (continua)

Mirko D. Mastro 18/09/2019 - 15:18
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All'Ombra della sera


Giornata particolare quella del giuramento a Falconara, un sabato di fine maggio nell’ottantanove, cominciata prestissimo con tutte le fasi della preparazione e durata a lungo, anche dopo, prima della consegna del Garand in armeria, del cinturone e della baionetta.
Era venuto mio padre, al giuramento, si era fatto qualche centinaio di chilometri, sarebbe ripartito presto, la domenica mattina. Per la notte gli avevo prenotato l’albergo vicino alla caserma.

Quel sabato andammo a pranzo a Senigallia, una bella girata sulla FIAT 131, per allontanarci un po’ da dove mangiavo sempre.
Durante il CAR, a Falconara, mi ero solo preoccupato di mangiare il più sano possibile, di fare molto uso di verdura.
Avevo trovato la quadratura del cerchio con i Roscani all’anconetana, una verdura che ricordava gli spaghetti, che erano la specialità del posto, mangiati al ristorante dove andavamo con i commilitoni e dove era anche possibile telefonare e ricevere le telefonate.
Il locale aveva la caratt... (continua)


Glauco Ballantini 28/04/2015 - 15:08
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Altezza


«Il problema è che mi preferisco i ragazzi alti, da un metro e ottanta centimetri in poi. Tu non superi il metro e settanta. Peccato, sai? Sei un bel ragazzo e sei pure simpatico» mi disse Veronica, una ragazza che avevo conosciuto settimane prima, in una sera d'estate, tramite amici. Quest'ultimi, pur restando nei paraggi, ci lasciarono da soli sul lungomare poiché intuirono un evidente interesse da parte mia.
«Un metro e settantuno!» precisai con un finto sorriso, oltretutto consapevole di non poter combinare nulla solo perché mancavano all'appello nove centimetri del cazzo. 
«Non sei alto! Scusa, eh!» replicò la "geometra", per di più muovendo una mano in verticale a mo' di righello, dandomi così il colpo di grazia. 
«Misura questo, eh!» stavo per esclamare con il proposito di farle un gestaccio, ma per fortuna mi trattenni. 
Improvvisamente quella picciotta milazzese mi apparve antipatica e indelicata. Non mi rimaneva altro che calare il sipario. 
«L'importante non è... (continua)

Giuseppe Scilipoti 09/06/2018 - 08:30
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ammiro chi ci mette la faccia


Ho il massimo rispetto per coloro che gestiscono un blog o una pagina e firmano apponendo il proprio nome piuttosto che uno pseudonimo.

Li stimo perché al di là della capacità sintattica, della tecnica ortografica, della complessità grammaticale, ci vogliono le palle per denudarsi delle proprie emozioni.

Li rispetto perché dare un contributo intimo al prossimo mettendoci la faccia non é mai semplice per nessuno.

Li ammiro a priori, anche se uno scritto può non piacermi, posso non trovarmici d'accordo o lo possa ritenere privo di significato.

Li stimo al di là di errori di battitura e di coniugazione, primo perché so andare oltre al verbo e scavare nel cuore di ció che leggo, secondo perché, nel caso proprio non mi piacciano o non me ne senta rappresentato, mi limito a terminare la lettura o a non seguirli, senza affossarli.

Tutto questo solo perché a me piace scrivere, e non perché io sia uno scrittore
-Anche se tutti ormai mi identificano cosí-

Chiunque abbia quest... (continua)


Daniel Bertuolo 10/12/2015 - 22:06
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Analisi del mio scetticismo metafisico


Era da tanto che non mi chiedevano: "Sei credente?"; era da tanto che avevo accantonato definitivamente il discorso, liquidando il tutto con un definitivo ma sudato più di quanto sembri: "Non lo so. Non lo so se credo". Dopo anni la risposta è sempre questa. Non lo so se credo. Dire che non so se credo equivale in qualche maniera a dire che non ne sono certa? Ma soprattutto, parlando di: "Cosa pensi ci sia dopo la morte?" mi sono scoperta completamente disinteressata all'idea di ogni sorta di vita "oltre" questa terrena. Non mi alletta l'idea del paradiso, tutto ciò che spero che ci sia dopo la morte è il nulla, la dissipazione ultima e la fine di tutto. Non che io mi stupisca di questo, o mi senta in qualche modo di star "sbagliando", sono passata dal credere e desiderare il paradiso al farmi bastare questa vita. È semplicemente questo? Ho imparato a farmi bastare la vita? E poi ancora, mi sono resa conto che ho di fatto escluso dalla ... (continua)

Sailing to nowhere 22/01/2019 - 01:14
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