RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

L'inizio


Gennaio,
un nuovo orizzonte

"amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui" A.Camus

Tutto mi piaceva in Gianni, la semplicità, la schiettezza, l'allegria e l'ottimismo.
Ci siamo conosciuti in età matura , ma entrambi, seppur con un bel bagaglio di storie finite , eravamo ben disposti verso un nuovo amore, la vita nonostante tutto ,non ci aveva indurito il cuore.
La prima volta che andai da lui era un pomeriggio d'inverno: gennaio.
Coiano è un borgo di poche case, un castello e una Pieve; la casa di Gianni era praticamente un garage che lui con passione aveva reso accogliente e luminosa: i locali erano due, cucina-salotto e camera da letto. Quello che mi attrasse subito fu lo spazio esterno, c'era una veranda e una grande terrazza che offriva una vista mozzafiato.
Quella domenica pomeriggio, il sole, già basso , emanava una luce porpora ,l'aria era limpida ed io potetti ammirare il panorama che si apriva ai miei occhi.
Il bel movimento collinar... (continua)


patrizia brogi 26/04/2016 - 10:39
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L'insegnante di francese


Pigio frettolosamente le dita sul campanello. Il perché, si scoprirà tra poco. La grossa porta color castagno di fronte a me si dischiude, e riconosco il ronzio caratteristico degli ingranaggi non più tanto nuovi che la compongono. «Tu es arrivée en retard» dice la voce proveniente da quell'uscio consunto. Tranquilli, non è la porta che parla. Chi ha parlato è lì accanto ad essa, e mi sta osservando in attesa di risposta. Trafelata come solo una persona perennemente ritardataria saprebbe essere, mi scuso farfugliando qualcosa di incomprensibile e senza troppi indugi varco l'ingresso. La verità è che so che bene che lei, questa ragazza dai capelli biondo grano raccolti ordinatamente, un fisico minuto e un'andatura regolare, ma fatta di passi quasi accennati, sulle punte dei piedi, non mi rimprovererà apertamente, ma ciò non la distoglierà dal lanciarmi uno sguardo di disappunto ben peggiore. Ed è quello sguardo che cerco di evitare, per la verità non molto astutamente. Lei se ne accorge... (continua)

Rosalba Caraddi 27/12/2015 - 20:11
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'ultimo Contrappello


Dopo undici mesi terminavo l'esperienza militare, mi ero portato un bagaglio leggero da casa perchè la settimana era corta, un paio di giorni poi l'ultimo, oggi.
Un più che decente marzo piacentino cominciato con l'alzabandiera con l'onore di comandare il plotoncino di una settantina di soldati.
Come caserma la “Cantore” lasciava molto a desiderare, era una sorta di accozzaglia di soldati che ricordava quelli di “Mediterraneo”: c'erano fanti, la maggiornaza, qualche paracadutista incappato in problemi di fumo o perchè scoppiato alla distanza, il bersagliere Silva ed uno proveniente dalla aviazione leggera, comandati da un tenente che sembrava uscito da un filmetto di Banfi, con tutte le decorazioni che poteva mettersi addosso. Un guerriero italico.
Visti tutti insieme eravamo variopinti: baschi neri, amaranto dei parà, fez del bersagliere e il basco azzurro dell'aviere leggero.
L'aviere leggero, come il Torre, era un raccomandato di Salsomaggiore ma aveva una golf cabliolet rossa... (continua)

Glauco Ballantini 17/05/2017 - 11:36
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'ultimo Natale


Le scale, una porta e un corridoio come tanti, con l’acre odore ospedaliero; poi l'ingresso nella stanza.

C'erano tutti.
La sera del giorno di Natale.
Da sempre il Natale, o il secondo giorno, eravamo da lei ad Antignano; stavolta le condizioni di salute la relegavano in ospedale ma quasi per un accordo c'eravamo dato appuntamento tutti in quella stanza. Ancora una volta nonna Albertina riusciva a passare il Natale con noi, nipoti, figlie e parenti prossimi. Ci aveva tacitamente convocato.

Che differenza c’è tra una stanza piena e una vuota? Enorme. E la sua era colma, e poi noi continuavamo a parlare di cose varie, non solo di lei, era una riunione familiare. Per lei, l’osservazione dal suo letto, l’immagine della vita che sarebbe continuata.
L'ultimo atto non poteva che essere così, davanti a se aveva tutte persone che, in sua mancanza, non ci sarebbero state o comunque non si sarebbero mai conosciute tra loro.

Non eravamo più all’ospedale, anche gli odori del Natale ce... (continua)


Glauco Ballantini 02/12/2020 - 08:32
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LA VILLA


Un pomeriggio di novembre di qualche anno fa, sono stata invitata a casa di un ragazzo.
Dopo aver parcheggiato la macchina, inizio a percorrere la strada indicata, cercando il numero della via.
Non ero mai stata prima a trovarlo.
Davanti a me, una folta vegetazione con alberi enormi, mi faceva proprio pensare d' essere finita in un bosco.
C' era pure la nebbia, assieme allo scricchiolio delle foglie sotto i miei piedi.
Camminavo leggera come una piuma,  finché sento una voce dirmi: <<non avere paura, sono qui>>
All' improvviso mi trovo davanti a una villa enorme del medioevo.
Forse sono ritornata in gita, chissà!
Mi avvicino al ragazzo chiedendogli se abita in un castello.
Tra poco apparirà il mio principe, speriamo non una rana.
Lui mi dice che è casa sua, la villa era di un conte,  poi l' ha comprata suo nonno.
Conte Federico ottavo di Udine, scherzo.
Ah però, figo te e la casa inquietante!
Lo seguo ed entro facendo Scherlok holmes con la borsetta panna, sosp... (continua)

Mary L 26/10/2021 - 13:38
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