RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il sogno di un cieco


La bellezza di un sogno sta nel farti sentire bene, toccare con mano i desideri che sono impossibili nella realtà. Un sogno non conosce la parola distanza, confine, razze, malattie, infermità… specialmente se è un cieco a sognare.
Nella vita reale lui non conosce i colori come madre natura ci delizia, ma può sognare… immaginare di stare seduto in riva al mare, e attendere l’alba… emozionarsi mentre sulla faccia sente la carezza di un raggio di sole… come un ragazzino allunga la mano, al cielo e stringe i pugni … le sensazioni di benessere che invade la sua anima: fa piegare le ginocchia, è tutt’uno lui è l’aria. Ascolta lo sciabordio della marea in un accordo armonioso, mentre continua a immaginare di vedere la bellezza del giorno. Tra le dita la sabbia, che scivola lentamente, è le lacrime che segna la realtà. Viene spontanea la domanda: potrò un giorno vedere un arcobaleno che appare in un intreccio di colori tra vento sole e pioggia? Queste emozioni… li vive immaginando, co... (continua)

donato mineccia 10/03/2016 - 12:48
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Il sole


Si posa sui piedi e sulle mani nude per riscaldarle. Si adagia sulle radure per infoltirle. Giace sul ramo gelido per sciogliere il ghiaccio. Scalda le ali fredde del passerotto; per permettergli di volare. Emana calore; quando sui brulli rami si posa. Penetra i platani e gli olmi. Feconda le foglie dei boschi...e dai rami nascono strisce di luce. Ossequioso si introduce nelle chiese; dai finestroni illumina i volti dei santi. Intrufolandosi fra i ceri accesi e tra i grani di un rosario, tocca le mani giunte e prega con te. Illumina i volti di madonne, di bambini, di ricchi, di poveri e recita preghiere. Non fa distinzione di razza, di colore: il sole riscalda tutti. Come una grande madre si prende cura dei suoi figli: coprendoli coi suoi caldi raggi. Solitamente, quando entra nelle case per donare calore, lo fa con discrezione: entra pian pianino dagli spioncini e delicatamente sfiora guance, labbra e schiocca baci. Talvolta però è sfacciato: ti accarezza le gambe, il seno, le orecchi... (continua)

Giovanna Balsamo 30/12/2019 - 08:39
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il soprammobile


Era una sera come tante, solo che quella volta decidemmo di folleggiare e andammo in discoteca, non sono solita frequentare certi posti, ma di certo non disdegno un po' di divertimento con le mie amiche.
Ad un tratto, una mia amica, mi fa notare che dall’altro lato della pista c’era un ragazzo che mi fissava insistentemente, e li lo notai: non si può dire che non fosse bello: alto, moro, con un bel fisico asciutto ed un bel volto; la cosa che lo caratterizzava di più era lo sguardo: magnetico, profondo, come se il baccano, la musica, o tutta l’altra gente non potesse minimamente distoglierlo dal fissarmi.
Lo guardai sorseggiando dalla mia cannuccia e lui mi accennò un sorriso, poi mi voltai dalle mie amiche ed erano tutte li in parata, che mi spronavano ad avvicinarmi, io un po' mi vergognavo, ma alla fine, pensando che fosse una situazione accattivante mi voltai di nuovo verso di lui.
E lui era già al centro della pista diretto verso di me, che continuava a fissarmi dritto negli oc... (continua)

Clelio D'ostuni 13/10/2015 - 03:05
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IL SUCCESSO NON VOLUTO (Cap.3)


La tribù era soltanto un brutto ricordo. La ricerca del tempo continuò. Robert non aveva ancora trovato risposta alla domanda: dove mi trovo? Alle spalle il crocevia, che gli aveva portato via il suo giovane amico, davanti la strada per il bosco. Lungo il cammino incontrò residui di deserto, con piccole oasi di cemento e tanti cactus in attesa del "grande fuoco", ma nessuna traccia di margherite. Oltre la duna vi abitava il bosco. Da fuori, Robert poteva notare una moltitudine di bolle di sapone che salivano verso il cielo. Un vero e proprio fiume di bolle sgorgava dal terreno sottostante.
Era un paesaggio magnifico. Robert, impaziente di entrarvi, corse subito giù per il fianco della duna e vi entrò. Si accorse subito di aver le caviglie bagnate. Infatti la foresta era adagiata su di un acquitrino, ricoperto di foglie e rane. Poteva vedere la fonte del fiume di bolle fuoriuscire dall'acqua, saliva su su. Accarezzava i tronchi degli alberi ed oltrepassava i loro capi. L'autu... (continua)

Gabriele Salucci 09/07/2017 - 16:57
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Il supereroe


Vengono educati fin da piccoli al valore effimero del denaro, ne ho conosciuti tanti, ognuno nella sua carriera vantava una paga giornaliera di trecento-secento euro oramai sperperati da Luis Vitton, Fendi, Hogan, o nel più nobile dei casi per mantenere una mamma vedova o cmq lasciata sola da un padre carcerato...
''Non c'è bisogno di conservare quando e' così facile guadagnare'' me lo dice sempre mio padre, che fa tutt'altro lavoro, per spiegarmi lo spreco degli anni ottanta.
Non importa se compri in contanti un Honda 300 a 16 anni , quando puoi permetterti una suite di lusso in un anonimo lotto di Scampia.
Quando il primo giorno in comunita' un giovane ti da dei soldi dicendo:
''se esci mi compri cinquanta euro di caramelle?''
Capisci quanto ardua sarà la tua impresa, che da neolaureato per quei soldi devi lavorare due giorni, hai firmato l'ennesimo contratto a progetto che a 27 anni nn ti permette una macchina, figuriamoci un mutuo, allora come sognare un matrimonio?
[...]E ... (continua)

Gaetano Pecoraro 27/11/2014 - 07:48
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Il Tempo


Un saggio uomo di Dio un giorno disse:
''Dovremmo misurare il tempo della nostra vita non col solito orologio ma con la vecchia clessidra.
Le lancette ci danno l'illusione che ci sarà nuovamente un'alba o un tramonto, in fondo domani saranno di nuovo le cinque del pomeriggio,
c'è sempre tempo....
In realtà il tempo andato non torna più, si consuma, granello dopo granello...''.
Non sprechiamolo!

Il segreto della felicità sta nel godere delle persone, ora,
in amore,
''lo farò domani'' non esiste.

Gaetano Pecoraro... (continua)


Gaetano Pecoraro 30/11/2016 - 15:25
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il tesoro della Montagna oscura


Il signor Rossi è un uomo benestante e rispettabile, non ha mai avuto avventure, ne fatto niente di imprevedibile, viene trascinato da alcuni amici a recuperare il tesoro della Montagna oscura, dove la maggior parte dei filibustieri, bucanieri e pirati depositavano i loro bottini per secoli nella caverna del massiccio. Rossi parte dalla città unendosi alla combriccola con il compito di scassinatore di forzieri, ma lui di questa professione è completamente impreparato, di fiamma ossidrica, bombole di ossigeno e gas GPL, bombolette di vernice spray di colore nero, piedi di porco, indumenti per il travestimento e radioline portatili era completamente a digiuno. Hanno quindi inizio le prove e lo scassinatore improvvisato, inizialmente non riesce nemmeno a forzare un semplice lucchetto; si mostra maldestro nell’utilizzo degli arnesi del mestiere e diciamola tutta a livello di manualità lascia molto a desiderare, non è che a intelletto se la cavi tanto meglio. Addestrato da scassinatori pro... (continua)

Savino Spina 14/02/2018 - 12:07
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Il timbro sottile di mio padre


Papà si chiamava Domenico. Papà condivideva le giornate oramai da degli anni con una lesione
al tendine del braccio che gli tarpava le ali. Un dolore divenuto lancinante, come se qualcosa si lacerasse… quando se ne andò.
Il sole che scalfisce la sua lapide oggi pare un fiore dai grandi capolini giallo aranciati con i petali spettinati.
Quando toccherà a me lo farò in una nota calante, con l’odore di pioggia e foglie gialle delle caldarroste che impregna le narici. E gli occhi stanchi, e saturi di parole.
Se sarai, come fai sempre quando non ci sono allo scrittoio, figliolo… alza la carta carbone.
Non mi arrabbierò, e riscrivi con il tuo rispetto quell’unica frase sottolineata.
Leggerai senza comprendere, e senza comprendere cercando di pulirti dalla guancia una macchia privata obbedirai a tuo padre. Aspetterai che asciughi, e che i cuori sulla soglia entrino come un torrente tumido a rincorrersi con le anime felici, chiudendo la porta e restandoci per sempre. Guardandoti il palm... (continua)

Mirko D. Mastro 20/12/2019 - 21:44
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Il tramonto


La mia è una riflessione tanto semplice quanto inconcludente. Ma non ‘semplice’ in virtù di una mia presunta ‘semplicità’ di carattere, e non ‘inconcludente’ perché necessiti, in un certo qual modo, di concedermi la libertà della possibilità.
Semplice e inconcludente perché, forse, contenente più realismo e oggettività di quanto sia mai stato capace di concedere al mio ‘pensare’ la libertà e la possibilità.
La settimana che i coniugi H. erano venuti a trascorrere a casa nostra, dall’altra parte del ‘loro’ mondo bagnato da altri mari, sorvolato da altri cieli e caratterizzato da tante altre sfaccettature utili a descriversi solo se si mira a spicciola retorica…era passata nella graduale ma ben poco sorprendente presa di coscienza che io non avevo assolutamente nulla a che spartire con loro.
Le occhiate feroci di mia moglie che, nell’atto di servire la colazione in veranda, parevano ammonirmi e assieme supplicarmi, mi erano sembrate esplicative e vagamente intimidatorie nel loro tenta... (continua)

Luca M. 28/07/2015 - 09:55
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