RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Meteo.it


“Psss, 'more...dormi?” sussurra lei, così vicina all'orecchio che lui sussulta
“Che c'è, che succede?”
“Niente... dormivi?”
“Prima che tu mi svegliassi dormivo sì, e bene!”
“Allora scusa, credevo non dormissi...russavi eh, ma pensavo tu fossi sveglio!”
“ Eh certo, ci manca che russi anche quando sono sveglio!Eccoci! Quando inizi così mi viene la pelle d'oca! Ormai...dimmi perché mi hai svegliato?”
“Niente di importante dai...solo che pensavo a quando ti feci togliere la ringhiera della scala...
Ti ricordi quando è stato?”
“Eh, a quest'ora non ricordo nemmeno come mi chiamo...ma tu, te lo ricordi giusto?!
Anche la data immagino?!”
“Non è una colpa se ricordo l'anno di certi fatti! E anche il giorno, a volte anche l'ora! Non è mica piacevole sai questo!”
“Ecco, ora ho i brividi, vieni al dunque. Io ricordo solo che dopo aver tolto la ringhiera tutte le
persone che vengono da noi e devono salire su...vanno prese per mano!”
“Esagerato! Solo le nostre mamme avevano paura... (continua)

Grazia Giuliani 02/05/2019 - 00:16
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Mi presento.


Spesso mi chiedevo come sarebbe stato vivere una vita più facile, tranquilla, meno turbolenta, di quelle dove non devi impegnarti troppo per ottenere buoni risultati. Però adesso, nei rari momenti in cui cerco di prefigurarmela, rido. Rido perché non avrebbe senso. Perché una vita facile non serve a nulla. Poco impari, poco metti in pratica. Poco ricordi, poco cerchi di dimenticare. Una vita dove fossi stato sempre felice dopo un po’ mi avrebbe annoiato…anche la felicità annoia dopotutto. A volte penso che forse avrei potuta rammendarla un po’: avrei tolto qualche goccia di dolore e tutto sarebbe stato più piacevole. Ma che senso ha vivere se non soffriamo, poi ragiono.
E se cercate una spiegazione al dolore in queste mie parole, allora chiudete gli occhi e non osate leggere oltre. Non vi servirà, non vi aiuterà.
Se invece volete che vi racconti stralci di esistenza, allora rimanete. Ma, badate, solo per stomaci forti; perché ne uscirete demoralizzati, con qualche dubbio in più rispe... (continua)

Alessandro Pellei 02/11/2018 - 21:06
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Mia cugina Maria


.....Una grande stanza....tante sedie a rotelle e li' seduti quelli che un giorno erano stati vivi, attivi,con le loro personalita' e sopratutto con la loro dignita'....
Non c'e' piu' dignita' in quegli sguardi assenti, rassegnati, sfuggenti. Non vogliono guardare nulla, solo il vuoto interessa loro. Forse e' nel vuoto che rimane qualcosa di loro stessi.
E' questa la scena che c'è all'ospizio, dove è di casa mia cugina Maria. Lei non mi riconosce, ma per quel poco di capacità di pensare che le è rimasta, quasi non si vuol mettere allo scoperto del tutto e quando le chiedo se mi riconosce mi risponde con la sua non del tutto spenta grinta: "certamente sei una conoscente"......E pensare che è stata una figura importante nella mia vita e vederla così oggi, lascia molte perplessita' sul valore della vita: in qualunque stato, oppure sperare che una nuova dimensione, metta fine a questo doloroso spettacolo...
A che serve un cuore che batte se non è sincronizzato col cervello?!.... (continua)

Annamaria Palermo 24/02/2018 - 08:59
commenti 1 - Numero letture:893

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Mia Madre


Non esiste parola, frase o gesto che possa esprimere il miracolo della madre che ognuno di noi si porta dentro. Lei, figura leggera onnipresente in ogni tuo dove, come e quando. Nessuno riesce ad accarezzarti l'anima con la stessa delicatezza di una madre. Quando il cuore si spezza, è a tua madre che lo affidi perchè sai che lei può ripararlo. Mamma è la prima ed ultima parola che nasce e muore sulle nostre labbra. Mamma… il solo nome è di per sè già magia! E' una raffinata arpa che ti culla tra le sue dolci note; nessuno mai saprà amarti con la stessa intensità di tua madre. Noi, i figli, siamo la continuazione fisica ed emotiva della loro stessa esistenza. Per lei nessun segreto, nessun inganno, lei è la sola che riesce a leggerti ogni respiro; solo lei riesce ad entrare nei tuoi occhi e camminare attraverso la tua anima senza calpestarla. Lei, il nostro specchio dove si riflettono tutte le nostre fragilità e paure, lei che ci dona la vita coltivandoci dentro. Lei, alla quale affidia... (continua)

Anna Valle 23/07/2011 - 02:23
commenti 2 - Numero letture:1822

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Militare per sempre


In età adolescenziale, ero un ragazzo sensibile, timido e impacciato. Oltre a ciò albergava in me il mostro dell'insicurezza. Tra i vari aspetti negativi, con i coetanei e non, tale condizione mi portava spesso a porgere l'altra guancia e... l'altra chiappa. 
Un simil-Fantozzi? Forse! A parte un "Filini", non avevo amici. I tanti "Calboni" non compensavano assolutamente, e a peggiorare le cose il fatto che alle superiori ero vittima di bullismo. 
Nei momenti no, o nelle situazioni intrise di malinconia, verso sera, nel buio della mia camera, nell'ascoltare i brani dei miei cantanti preferiti, creavo un mondo parallelo nel quale mi rifugiavo, un mondo in cui valevo qualcosa. Sebbene ciò funzionasse, rimaneva vivida la consapevolezza che quel tipo di dimensione non rappresentava una soluzione. Indubbiamente ardeva in me la voglia di riscattarmi, il problema era trovare lo sbocco giusto. 
Una volta conseguito il diploma di scuola superiore, nel 2004, decisi di arruo... (continua)

Giuseppe Scilipoti 09/09/2023 - 10:40
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Mille chilometri


MILLE CHILOMETRI


L’estate stava per cominciare e il viaggio era ormai nell’aria.
I miei pensieri si rivolgevano solo a ciò che ci aspettava: l’impresa di attraversare l’Italia in Cinquecento.
L’avventura di Marco Polo mi sembrava una bazzecola al confronto.

Papà tornò a casa, una calda sera di giugno, con una strana espressione dipinta sul volto. Era un misto di complicità, di riflessione e di suspense.
- Allora, che ti hanno detto? – chiese la mamma, mentre rimestava il minestrone.
Lui si sedette al tavolo di cucina e sospirò. Rimase a lungo in silenzio.
Mio fratello Lorenzo ed io stavamo giocando a dama. Ci interrompemmo e lo guardammo come se fosse un giudice in procinto di emettere la sentenza.
- Il signor Sertori – disse - mi ha assicurato… Basta andare con prudenza, insomma, senza affaticarla. Ogni settanta-ottanta chilometri ci fermeremo per far respirare il motore. La Cinquecento potrebbe portarci fino a Capo Nord.
N... (continua)


Giuseppe Novellino 18/02/2016 - 18:54
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Mio cugino Rodolfo


Nei miei verdi anni, esattamente nel periodo dell'adolescenza, ricordo che c'era un po’ di pudore nell'esporre certe cose, figuriamoci a farle. Ma intendiamoci, noi ragazzi avevamo comunque una mente curiosa e di certo non eravamo bianchi come meloni, (frase idiomatica utilizzata dalle mie parti) difatti ci si parlava di sesso, ci si scherzava sopra oppure ci si confrontava con una certa genuinità o ingenuità. In buona sostanza determinati concetti/preconcetti che avevamo su tematiche di matrice sessuale si orientavano sul bisogno di vivere le nostre libertà nel giusto modo; lo scoprire e il mettere in pratica avveniva in maniera così naturale, senza fretta.
Ciò non accade in generale nei giovanissimi di oggi. Si vestono e si atteggiano da grandi pur non essendolo ancora nonché appaiono più spigliati e audaci. A tal proposito vorrei narrare un aneddoto.
Alcuni anni fa, in una Domenica di Pasqua, io e la mia famiglia ci recammo nella casa di campagna dei miei zii per pranzare da loro.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 20/06/2020 - 13:19
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Mirella


Mirella, aveva 8 anni ed era la penultima di cinque figli, era una bambina gracile, capelli castani ed occhi nocciola. Quando non andava a scuola si alzava alle sei del mattino, usciva con suo padre per andare nei paesi limitrofi a vendere detersivi. Saliva sul retro del furgoncino, aiutava a caricare la merce e partivano. Lungo il percorso si stringeva nel suo cappottino e si divertiva a guardare le stelle. Una volta alla settimana doveva preparare la candeggina sciogliendo il cloro nell’acqua e poi distribuiva il tutto in bottiglie da un litro.
Oltre a ciò c’era la scuola, che lei frequentava con molto interesse, tanto che la sera pur di essere preparata faceva i compiti alla luce di una piccola lampada.
Anche la vita scolastica per Mirella non era facile, in quanto essendo un po’ balbuziente i compagni di classe la prendevano continuamente in giro.
Nella sua casa non c’erano e non c’erano mai stati giocattoli di alcun genere,per cui sia lei che le sue sorelle non avevano mai av... (continua)

santa scardino 27/12/2022 - 19:05
commenti 4 - Numero letture:246

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