RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Monologo del Tempo


<<Credi sia possibile concepire un altro universo? Un'altra dimensione, dove il nostro amore assuma forme diverse? Dove il Tempo sia soltanto una crisalide, incapace di evolversi,
simulacro del nostro immutabile pensiero? No . . .
Se io fossi un demiurgo; se io avessi le mani tanto impregnate di sincera passione:modificherei le leggi della gravità, del Tempo, delle direzioni del vento.
Darei al cielo l'eterno colore dell'occaso, per ricordarci un punto di passaggio che non attraverseremo mai. Perché: sarebbe davvero l'amore, nuova gravità ricreata, a tenerci avvinti. Il Tempo: estensione del nostro spirito.
Da che punto la guardassimo, non varierebbe la costante delle nostre anime, luoghi d'incanto dove vivrebbero le leggi del nuovo magnetismo>>.... (continua)

Jonathan NonImporta 11/02/2016 - 13:26
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Mosca 1950


Tra un balzo e l’altro mi ritrovo in quel lontano 1950 a Mosca. Dipendevo da un maestro decoratore fiorentino, addetto a riparazioni all’università Lomonosov di Mosca.

Un giorno per puro caso conobbi una studentessa. Il suo nome era Geliya. Per alcune sere passeggiavamo, scambiando le nostre vedute. Lei parlava un po l'italiano, mentre io mi lasciavo capire gesticolando.

Non sapevo nulla di lei e nemmeno dove abitasse, sapevo solo che lei era studentessa.

Un pomeriggio Geliya mi attese davanti all’università. Io rimasi perplesso nel vederla indossare un’ uniforme della Stella Rossa. Mi attendeva in una macchina insieme ad un militare. Geliya mi fece segno di salire in macchina. Io con mezzo sorriso ironico non esitai.

Dopo circa cinque minuti di viaggio in auto arrivammo in un albergo. Lei congedò il milite ed io come cadere dalle le nuvole passai tutta la notte con lei.

La mattina dopo una macchina militare attese davanti all’albergo. Geliya tutta di corsa si vestì e c... (continua)


Salvatore Rastelli 22/09/2018 - 18:48
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Muri immensi...


Siamo in un punto di rottura, e mi chiedo la colpa di chi è? Abbiamo messo sempre una pietra sopra su tutto, e con tutte queste pietre abbiamo creato un muro immenso che ci separa, che ci ha separato dalle cose più importanti per noi, da ciò che avevamo sognato per il nostro futuro... Adesso cosa ne rimane di tutto questo? Due cuori spezzati, un muro di pietra che ci separa, una relazione finita e l'orgoglio che ha vinto e ci guarda ridendo.


-Sabrina.... (continua)


Sabrina C. 18/01/2018 - 01:20
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Nacque rugiada, morì tempesta


Nacque come come goccia di rugiada
una tiepida mattina di primavera, si affacciava alla scoperta del mondo per la prima volta

Il sole che piano sorgeva la rapiva, Il blu di quel cielo terso la chiamava a se

Affamata di scoperte evaporò fino al cielo, scoprendo altre giovani gocce, che come lei, avevano sentito il richiamo del dolce tepore

Si fusero assieme diventando soffice nuvola bianca

Nuvola amava il vento, giocava con esso, lasciandosi plasmare nelle forme e nelle dimensioni, inventavano forme armoniose d'amore

E fu allora che nuvola scoprì fulmine

Lui era forte e deciso, dall'animo indomabile, lei se ne innamorò perdutamente, mai aveva visto tanta forza e tanta luce in un unico essere

Iniziarono a danzare assieme nel cielo

Appena si unirono, capirono di quanta forza erano capaci di scatenare, di quanta pericolosa passione sapevano sprigionare, potevano farsi del male, ma vollero stare assieme fino alla fine

La loro passione li divise, con una forza t... (continua)


Daniel Bertuolo 23/08/2015 - 21:27
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Nasce tutto per caso


E per la prima volta fu'invaso da una strana e calda sensazione che non aveva mai in alcun modo avvertito prima; quel semplice messaggio ricevuto sul cellulare come tanti altri simili ricevuti dalla stessa persona lo pervase a tal punto da fermarsi e sentire un battito in petto e aveva paura, tanta paura per il fatto che un semplice gesto scherzoso era riuscito a condurre il suo pensiero a lei.
Improvvisamente tutto in un istante era cambiato: non la vedeva più come amica ma come donna da volere accanto a sé da poterla finalmente stringere forte guardando finalmente il suo volto non più tramite social ma davanti a sé...
C'era solo un piccolo problema: come dirglielo? Non ne aveva idea il solo pensiero lo devastava ma di una cosa era certo, che quel sorriso era lei a procurarglielo ogni volta che si sentiva e avrebbe fatto di tutto per non mandarlo via... (continua)

Cristina Del perugia 16/11/2019 - 14:09
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NATALE A TOKYO


NATALE A TOKYO

«Ostukaresama.»
«Ostukaresama.» Rispose automaticamente. Il saluto si ripeté più volte, fino a quando l'ufficio rimase quasi vuoto. Restavano lei e altri tre colleghi. Anche Nakamoto san era lì. Era un po' di tempo che si trovava a condividere i turni di straordinario con lui. Non era una cosa che le dispiaceva, lui era sempre gentile, e poi era l'unico che conosceva qualche parola di italiano, lì dentro. Eppure le sembrava un po' strano. Scrollò la testa e cercò di stiracchiarsi. Aveva bisogno di allentare la tensione. Il suo gesto le valse qualche occhiataccia dai colleghi a metà tra il rimprovero e lo stupito. Non ci fece caso, era abituata a questo, era lì ormai da quasi due anni. Si era abituata a molte cose, eppure spesso avrebbe voluto scappare.
Era stata l'azienda, giapponese, per cui lavorava in Itala mandarla nella sede centrale a Tokyo. Il suo primo pensiero era stato quello di rifiutare. Amava il Giappone, per questo aveva studiato il giapponese all'uni... (continua)


Marirosa Tomaselli 31/12/2023 - 15:49
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