RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
||
Autore |
Arrogante e Papale (drabble) Che bella la gita delle medie a Bologna, che avrei rivisto una quindicina di anni dopo con ben altro spirito.
Un lughissimo viaggio in treno e poi in fila per due, anche se “a Bologna non si perde neanche un bambino.” Nella città delle torri e del voltone del Podestà, dove ci si parla da un angolo all'altro facendo riverberare la voce attraverso gli archi. Della piazza Maggiore, delle scalinate di San Petronio, dove pranzammo al sacco con gli immancabili panini imbottiti al prosciutto, e dei chilometri di portici cosce: rossi, fetali e affascinanti. Mai però come lo era Susi...... (continua) ![]() ![]() ![]()
Boboli “Lo vedevi arrivare vestito di stracci e stranezza” con la sua bici dal colore indefinito. Legata a essa una cassetta di legno nella quale erano sistemate le piantine che vendeva.
Con quelle faceva il giro del paese. Partiva dal giornalaio, poi dal macellaio, dalla verduraia e chi non gli comprava una piantina, gli dava qualcosa da mangiare. Ciancicava tra parole e cibo mangiato in strada nelle ore sbagliate. Alla fine, affaticato come un grimpeur, si sedeva al bar “Roma”, dopo aver appoggiato la bici al muro. E beveva. Molto. Un giorno, al barista che lo scherniva all’ennesimo bicchiere di liquore, rispose: ![]() ![]() ![]()
Velia, la zia d’America Vita agra quella di “Sciuse” nel dopoguerra; alla morte della sorella ne aveva sposato il marito ed era andata “all’America.”
L’ho conosciuta quando tornava ogni estate in Italia, negli anni settanta, spocchiosa e acidula, col suo intercalare di parole italianizzate in stile “broccolino”, e con quell’odiosa abitudine di dire “Noi all’America…” dando le sue lezioni di vita in stile yankee. So che prima di partire per sposare il nuovo mondo, nel ’44 aveva salvato mio zio da un rastrellamento in paese, grazie ai suoi “buoni uffici” con la Wehrmacht. ![]() ![]() ![]()
Colombo Il suo intento è quello di invogliare la clientela, far vedere che il suo locale con degustazione funziona ed è sul mercato globale a dispetto di tutti i cinesi ed indiani che tracimano nella zona spargendo gli odori agrodolci.
Con la moglie, per dare la sensazione della presenza dei clienti, si mette al tavolo all'aperto sorseggiando un calice di vino. Per ora non ha molto successo, i clienti continuano a scarseggiare, ma lui conta di invertire il trend invitando amici sfruttando il passaparola per far apprezzare le sue prelibatezze. “Perchè gli altri possono avere quel che vogliono, ma io ho il mestiere!” Durerà ancora qualche mese prima di chiudere.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Premonizioni Vedevano da dietro i due genitori e il loro piccolo figlio riscaldarsi col tepore dei loro fiati.
L’inverno adorava il messia venuto a redimere il mondo. Tutti rendevano omaggio alla creatura salvatrice per la sua nascita, ma l’asino e il bue scossero la testa, non coinvolti dall’atmosfera gioiosa. L’asino pensò a quanto poco sarebbe cambiata la sua vita fatta di frustate e di lavoro duro con persone e fastelli sulla groppa. Dopo pochi giorni l’asino fu caricato di vettovaglie dalla famigliola e il bue portato a Cana.... (continua) ![]() ![]() ![]()
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ]
|
|||||||||||||||||