RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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UN SERVIZIO PER MACEDONIA E' ancora lì, nella vetrinettad'angolo, la ciotola grande ele sue sei ciotoline piccole, di vetro ruvido tutto colorato,la più grande verde pisello e le piccole di un colore diverso una dall'altra: azzurro, violetto, giallino, rosato, verdino e turchese.
Il tutto con ilbordo dorato. Vi pare poco? Sono cinquant'anni che è quì, ma da dove arriva. E' il servizio più elegante che avevamo in casa: il Casello, uno dei tanti della ferrovia Brescia/Edolo, era la nostra casa. Quattro stanze, per modo di dire, servizi igienici esterni, acqua corrente esterna con pompa e pozzo ed in dieci ad abitarci. Padre madre, quattro maschi e quattro femmine. Io ero la penultima e sinceramente non mi sembrava troppo piccola, forse perchè piccola ero io. Ilnostro bel servizio per macedonia, che di macedonia non ne aveva mai vista, era lì in bella mostra nella vetrina della credenza. In autunno si compravano delle pere invernali che maturavano piano piano, con un profumo di cui mi sono persa il ricordo e... (continua) ![]() ![]() ![]()
LA VISITA La porta si aprì. Lei entrò. L'abito nero del lutto conferiva alla sua figura un'ancor maggiore bellezza, alta distruttura esile, il caschetto di capelli chiari le illuminava il viso dalla pelle chiara, quasi trasparente. Quello che più colpiva erano gli occhi: scuri e vellutati, lucidi di un pianto recente. Non dissi nulla, l'abbracciai, la tenni stretta a me come una cosa preziosa che ha bisogno
di essere custodita e messa al riparo di ogni male. Perchè di male ne aveva già avuto tanto. "Vieni" le dissi, "siediti qui vicino a me, vorrei tanto aiutarti, esserti di conforto, ma l'unica cosa sicura è che ti sono da sempre amica, le parole contano poco e se vorrai aprirmi il tuo cuore io sono qui". Era parecchio tempo che non ci vedevamo, avevo saputo da alcuni amici comuni della disgrazia accaduta al bambino di Elsa, le avevo telefonato ma vale tanto poco. Il suo ritorno qui al paese dove è nata e cresciuta mi fa pensare ad un suo bisogno di riprendersi un poco ... (continua) ![]() ![]() ![]()
TANO Tutti i paesi hanno il loro -personaggio-, può essere
uomo o donna. Il nostro era un uomo, viveva con l'an- ziana madre ed una sorella zitella. Nel periodo che ho avuto il privilegio di conoscerlo aveva circa trent'anni. Alto, con una gran massa di capelli scuri e lunghi che gli svolazzavano sempre sul viso, quasi a nascondere gli occhi piccoli che ti fissavano con insistenza, come a chiederti perché eri lì. Le braccia lunghe,attaccate al corpo come due appendi- ci, che roteavano da una parte all'altra senza un motivo preciso. Ai piedi sempre un paio di scarponi grossi sia d'estate che d'inverno e nessuno riusciva a convincerlo a toglier- li. Non poteva però incutere timore perchè aveva il sorriso più innocente ed accattivante possibile. Se gli chiedevi:-a cosa pensi Tano?-. Dopo una lunga riflessione ti rispondeva nei modi più strani. -Oggi ho ballato con le farfalle, ma una era proprio di- spettosa, non sentiva bene l... (continua) ![]() ![]() ![]()
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