RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



L'aquila e i sei avvoltoi

C'era una volta un'aquila che solcava il cielo di Zancle, godendosi una pace e tranquillità che solo la bellezza del creato poteva offrire.
Un giorno gli venne la malsana idea di spostarsi verso sud-est dove conobbe e strinse un legame con sei falchi catanesi. Essi, mostrarono dei modi affabili e amichevoli, ma nel giro di poco tempo, si tramutarono in famelici avvoltoi, svelando così la loro vera natura.
A tradimento, affondarono gli artigli sull'aquila che cercò di reagire e di difendersi in qualsiasi modo. Fu tutto inutile: finì per precipitare e stramazzare al suolo, ai piedi di un'austera montagna.
In men che non si dica, il gruppo di carognosi andò giù in picchiata per "spennare" senza pietà il rapace messinese. Poi ripresero il volo, pronti a rieseguire la diabolica montatura con altri sventurati.
All'imbrunire, si udì una brevissima, triste e ripetitiva cantilena di un vecchio gufo che durò per un'intera notte.

«Oh, povero e disgraziato alato.
Imprudente e sto... (continua)


Giuseppe Scilipoti 24/09/2020 - 13:51
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L'anima

Ho esalato l'ultimo respiro. Buio. Lunghissimi secondi a chiedermi: sprofonderò in un oblio senza fine oppure la fantomatica vita dopo la morte sarà una realtà concreta?
All'improvviso avverto una vibrazione rigenerante, per di più riesco a librarmi in aria in questa asettica stanza d'ospedale dove giace il mio corpo fisico collegato a quell'ormai inutile macchinario. 
Conservo, pardon, ho ampliato la capacità di pensare e di ricordare, peraltro cosa non poco importante, so di esistere ancora. Potrei paragonarmi a un bruco uscito da una mela, in seguito a una galleria scavata a fatica.
Un'invitante luce multiforme, calda e rassicurante, punta nella mia direzione, d'istinto le vado incontro. Una dimora che desidero chiamare Aldilà mi aspetta, tra infinite incognite e compenetrazioni dell’essere. 
Al termine dell’esperienza terrena, l'anima non muore, l'anima si anima. In eterno.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 29/09/2020 - 14:02
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Sopravvivere

Premessa: 'Sopravvivere,' fa parte di una trilogia intitolata 'Separazione' che comprende anche 'L'addio' e 'Piove sul bagnato' i cui testi sono collegati tra loro.
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C'è gente che sopravvive alle guerre, c'è gente che sopravvive alle prigionie, c'è gente che sopravvive alle malattie, c'è gente che sopravvive alla perdita di persone care e c'è gente che sopravvive alla gente.
Sì, c'è gente che sopravvive a tutto ciò, pertanto sopravvivrò anch'io al doloroso addio di colei che amo.... (continua)


Giuseppe Scilipoti 17/03/2022 - 15:05
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Spalare

Jacob, un quattordicenne inglese di Manchester, buscava una sterlina al giorno per spalare il vialetto di casa da neve e nevischio.
Fu un'idea del padre per spronarlo a fargli fare qualcosa, poiché da tempo il ragazzino era diventato pigro e petulante.
Al giovane, ben presto il pound quotidiano non gli bastò più, tant'è vero che di sua iniziativa si mise a spalare il vialetto cinque volte al giorno. Tale espediente durò una settimana.
«Ascolta, la storia delle cinque sterline deve terminare» gli disse il padre, con un’espressione seccata. «Se vuoi altri soldi, vai a pulire i vialetti del vicinato.»
Il consiglio, da Jacob venne male interpretato, difatti rincasando nel tardo pomeriggio, chiese di essere pagato.
«Devi battere cassa dai vicini, non da me!» precisó sbuffando il genitore.
La mattina seguente, la polizia portò Jacob alla stazione in quanto con una pala in ferro aveva ridotto in fin di vita il signor Cooper.
«Quel taccagno del vicino non voleva sganciare» raccontò l’a... (continua)

Giuseppe Scilipoti 04/10/2020 - 14:22
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Il concetto di infinito

Walter, nel bel mezzo della lezione, alzò la mano e chiese al nostro eccentrico professore di matematica una definizione semplificata del concetto di infinito.
«Il concetto di infinito è inteso come ciò che non è compiuto, o come ciò che non ha limite», gli rispose.
Il mio compagno di banco, non essendo una cima, mise a dura prova "L'infinita" pazienza dell'insegnante con una sequela di domande.
Ad un tratto, quest'ultimo scoppiò in una risata isterica, inarcando la testa all'indietro e mostrando i denti ingialliti.
Prese un gessetto bianco dalla lavagna e si abbassò, tracciando una linea continua sul pavimento.
Uscì dalla classe, proseguendo con quell'ente geometrico nel corridoio, arrivando persino all'esterno della scuola, sotto lo sguardo sbigottito del bidello che stava spazzando.
Noi studenti, colti dall'incredulità, ci affacciammo alla finestra, osservando il prof allontanarsi fino a diventare un punto minuscolo.
Da quel giorno nessuno lo vide più.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 14/10/2020 - 14:26
commenti 9 - Numero letture:976

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