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La traduzione è dedicata solo agli ignoranti come me, veri ignari di fatti immaginari non vissuti ma solo inventati. Per cui la traduzione è vietata a tutti gli intelligenti pensatori… ignoranti di tutte le epoche, ai quali è difficile far digerire cose mai viste, ai quali vanno imputate solo prosopopee inventate da loro, arbitrariamente, al fine di consumare un po’ di materiale cartaceo e tempo perso da occupare, al fine di diventare descrittori prima e scrittori poi della più bella narrativa.
…bla…bla..bla…bla…bla…
Tale norma non vale per la sottoscritta, la quale è reo confessa di ignoranza a tutti gli effetti.
Allora si parte.
Cari colleghi e ignari figli dell’ignoranza, qui noi sappiamo tutto solo sui tubi e null’altro, per cui possiamo chiederci liberamente cavolate a volontà, ma sopra vestite spoglie, di un’eleganza biblica e ricercata, forse falsa, ma sicuramente sincera a tutti gli effetti.
Ad esempio, possiamo forse dire che sappiamo quanti figli ebbero i figli di Adamo ed Eva?
E quindi, quanti nipoti, e quali nomi ebbero nei libri sacri?
Io ho sentito dire che questa coppia biblica ebbe solo tre figli: il primo (cattivo) Caino, il secondo (buono) Abele ed il terzo Set. Poi si dice che ebbero altri figli e figlie ma non se parla.
•Anche l'Arizal ricorda che, oltre a Caino, Abele e Set, Adamo ed Eva ebbero altri figli maschi e femmine non menzionati nel Tanakh.
Nei 130 anni lontano da Eva Adamo produsse demoni sprecando seme.
Essendo stato bandito, Caino andò "nel paese di Nod ad oriente dell'Eden", portando con sé sua moglie.
La Bibbia fa risalire a Caino l'origine della tribù dei Qeniti.
Caino "si mise a edificare una città", e le diede il nome del figlio: Enoch. Che fantasia!
Questa città, secondo i criteri moderni, poteva essere un semplice villaggio fortificato. I suoi discendenti sono in parte elencati e includono uomini che si distinsero come nomadi allevatori di bestiame, suonatori di strumenti musicali e forgiatori di arnesi di metallo, e altri che divennero noti perché praticavano la poligamia e per la loro violenza.
Set fu un altro figlio di Adamo ed Eva, nato dopo l'uccisione di Abele da parte di Caino.
Quando Set fu generato il padre aveva centotrent'anni e visse ancora per ottocento anni generando figli e figlie. Da Set deriva tutta la discendenza biblica in quanto la discendenza di suo fratello Caino venne spazzata via dal Diluvio Universale. Quando Set ebbe centocinque anni generò Enos, dopodiché visse ancora ottocentosette anni e generò figli e figlie.
La sua genealogia fino a Noè si trova in Genesi 5.
Questo il racconto della bibbia.
Secondo me, invece.......
Questi non ebbero figli, e quindi questi ultimi non avevano cugini, ne deduco che non si divisero ma neppure si moltiplicarono questi due Avi.
Eppure qualcuno disse loro: crescete e moltiplicatevi. O erro?
Ma che facevano da mane a sera in quel giardino?
Si grattavano la pancia, quei due nullafacenti?
Ecco perché Dio li cacciò, infatti solo dopo l’espulsione, Adamo ed Eva si decisero di generare Caino ed Abele, ma non furono perdonati lo stesso, restarono sempre dei peccatori indolenti.
Quindi possiamo dedurre che se Eva non avesse mai prelevato delle mele dal sacro albero, noi non staremmo qui a menar il can per l’aia o a fare della satira gratuita come faceti sfaccendati, o letterari ignari.
E Adamo? Anche lui, dalla mattina alla sera sempre e solo a girovagare nel paradiso Divino.
Si annoiava da morire senza amici né shopping con Eva che voleva conoscere Ikea, informarsi sulle proprietà delle erbe officinali ecc.
Povero Adamo, costretto solo a contare, pecore, gazzelle, uccelli di ogni tipo, (compreso il suo), e tutti quegli animali a cui Dio aveva dato anche un nome.
Allora Adamo pretese di avere una compagnia della sua stessa razza, ma non specificò il sesso, così gli toccò una donna.
Certo era della sua stessa razza, ma non era proprio uguale a lui ,(aveva qualcosa in meno Eva), per cui da allora si diffuse la diceria che le donne sono inferiori all’uomo, in quanto l’uomo era dotato di un altro pezzo, molto importante (in genere) ma a Dio sfuggì questo particolare e si avvide che era avanzato un pezzo dal corpo di Adamo, e quindi pensò di piazzarlo in un posto qualsiasi, magari un po’ più nascosto, per non far vedere l’errore commesso.
Poveri figli di Dio, non sapevano cosa fare, ignoranti com’erano non andarono né all’asilo né alle superiori, per cui Dio dovette pure erudirli un po’, sulla sessualità, la creatività, il posto di lavoro, le scienze nutrizionali e altro, perché avrebbero potuto cibarsi (senza volerlo) di qualche bacca velenosa, data la sua ignoranza su piante fiori e frutti.
Certo potevano cibarsi di qualche pollo, ma chi lo ammazzava?
Lui era troppo buono, Adamo non avrebbe fatto male ad una mosca, figuriamoci ai polli.
Lui era sicuramente vegetariano, ecco perché gradì solo una mela dalla moglie, (si fa per dire), e poi che male può fare una mela.
Anzi una mela al giorno, toglie il medico di torno, ma questo lo dice il proverbio, perché lì medici proprio non ne trovavi neanche a pagarli.
Potevi trovare solo qualche sapientone serpentone, che ti offre un bel consiglio inutile per diventare edotto, anche se nessuno poteva assicurargli un diploma di merito, con tutte le conoscenze sulle scienze dell’epoca, che avrebbero fatto di lui un piccolo onnisciente junior, con tanto di diploma.
Bè, si sa, che un pezzo di carta fa la differenza.
Perlomeno qui da noi, oggi è così, se non hai un pezzo di carta non ti ci puoi manco pulire.
Insomma, morale della storia è che l’eterno padre s’incavolò e li mandò affan...... PARDON! ..fuori dal paradiso.
Segue......
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