Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
INCIPT

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto che abbia il seguente inizio: Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando. Forse era anche lei una paziente e aveva l'appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio.


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DALL'OMBRA, LA LUCE

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando. Forse era anche lei una paziente e aveva l'appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio. Terzo piano, di una palazzina, moderna, in quello che era un quartiere centrale della città, senza ascensore. E pensare, che era lì per fare fisioterapia. Ma il volto di quella donna, continuava a tormentarlo. Dove mai l'aveva già vista? Perché era sicuro di averla già conosciuta. Era una sensazione, molto labile, che non riusciva ad afferrare a pieno. Era fisionomista, col suo mestiere, doveva esserlo, e aveva una buona memoria, così come una buona mira, eppure, non riusciva ad accostare quel volto ad un'identità. E se per questo neanche ad un nome, o ad un luogo. Pensarci troppo, non solo era controproducente, ma gli faceva male. Si fermò un attimo, al secondo piano. Dov... (continua)

Marirosa Tomaselli 30/01/2019 - 19:43
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L' UOMO NERO NON E' UNA FAVOLA

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando. Forse era anche lei una paziente e aveva l’appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio. Ero puntuale anche un po in anticipo, in un lunedì tranquillo vicino alla Epifania. Il campanello stridulo dello studio medico mando il suo richiamo, entrai nell’accogliente appartamento di grande metratura che il mio amico e collega divideva con altri due medici. Sulla targa della sua porta si leggeva “ Dott.re Psicologo e Psicoanalista S.De Santis” per me era solo Sandro psicologo molto coscienzioso, bravissimo, conoscitore dell’animo umano. Usava tecniche nuove, i suoi pazienti erano persone con problemi seri, le sue cure non si limitavano solo a guarirli ma ne traeva dei trattati dove si esaminavano i fenomeni che potevano portare alla pazzia. Per me il matto era lui, ... (continua)

mirella narducci 14/01/2019 - 13:59
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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QUANDO VORRAI, SOLO ALLORA

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando. Forse era anche lei una paziente e aveva l’appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio.

Quel lunedì l’ascensore non funzionava e Filippo salì le scale assorto nei suoi pensieri, cercando di capire dove avesse già visto quella signora.
Era convinto di averla già scorta altrove, al di là di quegli occasionali incontri settimanali davanti a quel portone; c’era qualcosa che lo richiamava ad altre situazioni, ma anche sforzandosi non riusciva a ricordare quali fossero state.

“Salve, signora!” Sentì la segretaria dello studio medico che la salutava, incrociandola sul pianerottolo del piano superiore; forse l’avrebbe incontrata lì e con una banale scusa le avrebbe rivolto la parola, e magari avrebbe capito dove ... (continua)


Millina Spina 12/01/2019 - 23:56
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