Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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UNA LETTERA

Le istruzioni sono:

Scrivi una lettera a qualcuno o a qualcosa vero o immaginario.


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A te che non sei più qui

Tesoro mio, oggi sento il bisogno di scriverti, sono poche righe che spero ti raggiungano così come mi auguro ti giunga il mio pensiero là, ove tu sei, oltre quell’orizzonte che inaspettatamente hai varcato e dal quale non si torna indietro.
Mi manchi tanto sai? Da quando non sei qui ogni cosa mi appare senza colore e tutto quel che faccio a te mi riconduce. Il nostro destino è stato crudele, ci ha uniti e poi divisi proprio nel momento in cui la vita ci sorrideva e ci stavamo accorgendo di essere importantissimi l’uno per l’altra.
A volte, quando torno nei luoghi che abbiamo abitato insieme, sento un tuffo al cuore e mi pare di sentire la tua mano che stringe la mia, forte come allora, sento il tuo calore, avverto il tuo profumo. Per un attimo mi illudo di vederti, mi spunta un sorriso, ma so che non ci sei. Trattengo a stento il pianto finchè, calde, le lacrime scendono a rigare il mio volto e immagino tu le possa asciugare con i baci, così come facevi.
Poi mi arriva il tuo pensie... (continua)

lidia filippi 07/05/2019 - 18:31
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Alla complice

Mi manchi più di quanto posso sopportare, pensandoti riesco ancora a percepire il tuo profumo, riesco a sentire ancora il tuo respiro, vedo ancora l'insicurezza dei miei occhi riflessi nella profondità dei tuoi. Vagando tra le strade in mezzo ad un infinità 0di gente, sento il suono della tua risata e mi fermo, e mi giro con la flebile speranza di vederti conscio dell'impossibilità che ciò accada. Questo dolore mi opprime, vorrei adagiarmi sulle tue ginocchia, sentire le tue mani che ad ogni carezza spazzano via i problemi e i cattivi pensieri, poi ricomincio a camminare accorgendomi che non sei piu mia complice in questo caos che è la nostra società, un sorriso amaro sorge sul mio viso, conseguenza inevitabile della tua assenza, non sei piu mia e questa è la realtà.... (continua)

IL CONTE M. 23/05/2019 - 01:20
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Cara famiglia ti scrivo

Cara famiglia vi scrivo queste significative righe per dirvi che mi mancate tantissimo.Ricordate quanta allegria regnava in quella casa situata in un posto meraviglioso,silenzioso dove si respirava tanta aria buona?Viricordate di lei,la regina della casa,il nostro punto di riferimento di ieri,di oggi e di domani ? ogni volta dal suo balcone ci regalava un sorriso mentre accennava un dolce saluto E che dire di quel balcone così fiorito,profumato che per la sua bellezza era simile a un quadro di Giotto.Lei il nostro punto di riferimento,il suo amore e calore era talmente grande che perfino i muri l'avevano assorbito.E voi stupende donne dove ora state regalando la vostra allegria ,di certo vi state abbracciando e da cornice il vostro azzurro cielo, senza più sofferenze.Mi mancate tantissimo.Vi ricordate quanti abbracci,quanti giochi come bimbi?con la nostra ingenuità contribuivamo a far si che
le nostre giornate fossero sempre riscaldate dal sole. Come sarei felice se ricevessi v... (continua)

RITA ANGELINI 31/05/2019 - 21:56
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Ciao Claudia

Roma Settembre 2012

Cara carissima Claudia. Sono Luca. Ciao.
La nostra stupenda conoscenza, solo contornata dalla leggerezza del divertimento, dalle nostre infinite chiacchierate, dai nostri reciproci affetti, affetti teneri, affetti giocosi, di attenzioni e piccole premure, di sguardi di dolci sollievi. Un ristoro dell'animo, un ritrovo di un ascolto finalmente arrivato. Alcune certezze nella vita si hanno una volta sola.
Persone su cui contare, progredire, realizzare le proprie aspirazioni tenute dentro il cassetto chiuso a chiave dalle controparti della vita. Ed io e te a braccetto con lo sguardo felice diritto verso gli orizzonti che ci raccontavamo ogni giorno. Il nostro piccolo mondo che guardava critico l'esterno, non sempre agevole e accessibile per noi, che ogni tanto lo manifestavamo apertamente e anche scontrosamente a qualcheduno, più fortunato che ci pestava i piedi.
Un ritrovo finalmente incontrato, il nostro.
Quando pranz... (continua)


Luca Di Paolo 12/05/2019 - 13:40
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il semplice vivere

Scrivo a te,
che lungo il fiume non ci sei mai stato.
Si scende di lato al ponte pedonale, la gramigna esce dalle crepe degli scalini di pietra e devi stare attento a non perdere l'equilibrio.
Si va giù, dovendo abbassare la testa sotto i rami cresciuti dallo scorso inverno, inizi a sentire lo scroscio più o meno forte dell'acqua e solo, quando di nuovo ti puoi alzare, il fiume ti appare, quasi improvviso e scorre, pulito, lasciando trasparire i ciottoli e i pescatelli.
L'argine è ampio, l'erba lo ricopre, tranne il sentiero nella parte centrale, che le scarpe di chi, andando lì a correre o camminare, hanno tracciato negli anni. Siamo ancora nella città, il rumore delle automobili, che si vedono scorrere lungo i viali, da lontano si fa sentire, come un ronzio in sottofondo. Te li vedi passare accanto gli altri, ti superano correndo immersi nella loro musica, ne vedi l'ombra prima di sentirne il passo leggero, oppure senti i fischi di chi richiama il cane che si allontana tropp... (continua)

Grazia Giuliani 20/05/2019 - 22:44
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L'ultima lettera

Ciao Franco,ti stupirai davanti ai tuoi occhi di quanto segue, queste "misere" quattro righe giunte dal profondo di un oblio, che ora, solo ora Franco prende coraggio, e viene a bussare delicatamente alla tua porta, anzi al tuo portone, anzi alla fortezza del tuo castello, ormai assonnato di tramonti passati, lontano dagli audaci orizzonti, miraggi di un'essenza che solo essa, e ti dico solo essa, oggi mi da la vivida speranza di reagire a tanto tempo di tacita insofferenza. Di impeti, si, burrascosi anche e spesso e volentieri appena all'indecenza violenta, e solo loro portavoce di quel fermento, per noi devi ammettere "vocazione", una vocazione, la nostra vocazione, tutto ne comprendeva della nostra vita, le lotte intimamente sanguinarie che sognavamo, sogni nelle nostre mani, le stesse mani che hanno saputo privarsene. Come te Franco, hai saputo regalare il testimone, autore di uno dei più grandi ideali ai quali solo il cielo può esserne testimone, a chi sbaragli... (continua)

Luca Di Paolo 06/05/2019 - 18:50
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Le parole che non leggerai

UNA LETTERA

Le istruzioni sono:

Scrivi una lettera a qualcuno o a qualcosa
di vero o immaginario.


LE PAROLE CHE NON LEGGERAI

E come sempre, mi siedo e provo a scrivere i miei pensieri.
È un giorno particolare, vorrei dire e dirti tante cose, ma non mi è facile trovare le parole, quelle giuste.
Parole che non leggerai e che non ti arriveranno mai.
Perché tu non vedi i miei pianti. Non senti quando ti chiamo.
Non puoi! Anche se ci illudiamo del contrario.
Sei partito oggi, tanti anni fa, per un lungo viaggio. Tu, che non hai viaggiato mai! Provo, ogni tanto a immaginarti in un posto, che non conosco. Ma la fantasia non basta. Non basta neanche stavolta! E mi rendo conto che non so cosa dirti.
È strano per me che uso le parole scritte, meglio di quelle parlate. Ma c'è differenza. Ed è che non sei qui... davanti.
E alla fine, a cosa servirebbe? A sentirmi meglio?
Dovrei, poi, trovare il modo di nascondere la mia ipocrisia.
Preferisco smettere e lasciare andare i p... (continua)


Loris Marcato 06/05/2019 - 06:33
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LETTERA AD UN BAMBINO MAI NATO

A te che vaghi in un sospeso limbo. A te che non è stato concesso un attimo di vita. A te che solitario rincorri un fatale destino. A te sconosciuto che hai lasciato solo rimpianti. Crudele ingiusto non so più…hai pagato col tuo silenzio, con la tua indifesa realtà. Perdono ti chiedo come a colui che sarebbe stato. Perdono per quella felicità che non giungerà più. Perdono per quella luce che ti è stata negata. Perdono per l’amore non conosciuto. A te che non sai, arrivi ogni nostro attimo di vita, le nostre gioie, le nostre ansie. A te che è bastato un niente per far parte di noi, giunga la preghiera unico riscatto che ti avvicina a noi. Unisciti ai nostri cuori quando verremo a cercarti in quella immensità che solo tu conoscerai!
Un pensiero d’ amore...da una mamma infelice.

Mirella Narducci... (continua)


mirella narducci 05/05/2019 - 10:01
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Lettera a Emma

Dieci anni da allora con scarponi infangati, la schiena che grondava sudore e, io, tua madre e ceste di pesche alcune ancora vuote.
C’era il sole, un sole caldo.
Ti vedemmo arrivare con l’allegria e il sorriso dei tuoi quattordici anni. Non c’è alcuna ombra nel sorriso della fresca gioventù.
Tu non sapevi, noi non immaginavamo.
Non eri venuta per aiutarci, né per lamentarti di quel piccolo dolore.
Così, solo una passeggiata fino al pescheto.
Mangiasti una pesca e il succo scendeva a sporcarti il viso col sapore dolce del velluto, una perfetta simbiosi, un bacio reciproco di bellezza.
Ridevamo dei ponfi lasciati dalle ortiche sulle tue tenere mani.
Un giorno mai divenuto passato, sotto i peschi c’è sempre il tuo sorriso e la tua anima.
E’ un affresco nella memoria dipinto di eternità.
Sai, mi disse tua madre dopo che, saltellando, ti allontanasti, “ è da un po’ di giorni che lamenta un dolore al fianco all’altezza del femore” .
Forse saranno disturbi ormonali legati al... (continua)

speranza iovine 01/06/2019 - 00:05
commenti 3 - Numero letture:820

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