Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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IL GIOCO DEI TRE PERSONAGGI

Le istruzioni sono:

Fai interagire tra loro in una storia questi tre personaggi creati dagli autori del sito nel mese di febbraio:
La bambina e la margherita
Quella bambina se ne stava seduta sulla sua sediolina, da sola. Aveva gli occhi di chi si è visto strappare l'infanzia, gli occhi di chi, ormai, aveva appreso di poter sopravvivere.
Vittoria
Avrà circa una trentina d’anni, bella come una delle grazie del Botticelli. I biondi capelli alzati sono fermati da un nastro di raso blu, da cui sfuggono indolenti e ribelli due ciocche di riccioli inanellati. Il viso un po’ allungato è ingentilito da un nasino alla francese, quella punta in su le conferisce un’aria aristocratica e sbarazzina. Due occhi nocciola da cerbiatta innamorata.
Il signor x
Il signor x è un uomo senza volto, o meglio: è uno che lavora dietro lo schermo del computer; così chi entra in contatto con lui deve lavorare d’immaginazione per disegnarne i tratti somatici e carpirne la personalità. Io un’idea me la sono fatta.
E’ sulla quarantina. Un passato da giornalista. Redattore capo di un sito.


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Il futuro, che incertezza

Venni a conoscenza dell'esistenza del signor X quando m'incaricarono di trovarlo.
La luce delle scale è spenta, non uso l'ascensore e sto salendo a tentoni.
Secondo la soffiata l'appartamento è al terzo piano, faccio piano, non mi deve sentire arrivare, altrimenti... addio sorpresa!
Sono le nove di sera, procedo tastando il muro con la mano, a ogni scalino riesamino i fatti che hanno dato inizio a questa storia.

Aveva smesso di piovere finalmente.
Uscii dall'ufficio, la strada era ancora bagnata, un pallido sole, quasi timido, si stava affacciando dalle nubi temporalesche ormai lontane e dirette all'orizzonte per disturbare qualche altra parte del territorio.
Mi piace l'odore che permea l'aria emanata dal nastro grigio che si sta asciugando, l'aspirai a pieni polmoni mentre mi dirigevo al solito bar, l'aria resa così frizzante dall'umidità in dissolvimento, mi mette sempre di buon umore.
Giorgio, il vecchio barista, mi accolse con un sorriso, non ebbi nemmeno bisogno di ordin... (continua)


Jego MezzoLupo 14/03/2013 - 00:40
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La vendetta

Chi la vedeva per la prima volta ne rimaneva affascinato,
non solo per la bellezza del suo viso e per il suo portamento, ma perchè Vittoria poco più che ventenne, era la donna che tutti gli uomini avrebbero voluto pur capendo all'istante che era una cosa impossibile.
C'era il sorriso invitante, gli occhi da cerbiatta, ma qualcosa che non capivi ti obbligava a fermarti, a non fare un passo in più.
Lei tutto questo lo sapeva e ne godeva intimamente.
Era come una vendetta ritardata e covata per tanto tempo.
Il suo passato era solo suo e di nessun altro ed era sempre lì pronto a ritornare ogni volta che incontrava un uomo.
Dietro ogni uomo vedeva l'altro, l'altro sì, con i capelli un po' grigi ma il bel viso e gli occhi come i suoi che, quando ancora ragazzina la chiamava con i nomi più dolci, l'abbracciava e la stringeva a sè baciandola ma non come un padre.
Per questo si era ritrovata madre di una bambina frutto di un incesto,ma questo l'aveva capito più tardi e tutto si era... (continua)

Lucia Ghitti 24/03/2013 - 16:08
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Touchè!

Il cielo terso di questa tarda mattinata marzolina ed il venticello leggero e tiepido m’inebriano la vista e l’anima di beatitudine infinita, sembrano voler promettere novità e belle prospettive. Sembrano voler risvegliare ogni buon proposito sopito durante l’inverno. Vorrei fermare ogni passante e mostrargli le meraviglie di questa mia Palermo … che anticipatamente già preannuncia primavera Ma, li vedo andare di corsa … incuranti di questo cielo e questi alberi in festa non hanno tempo … come tante apine operose senza posa ..certo,certo il lavoro è importante; già il lavoro meglio ci torni e distolga la mente dai pensieri …
Ad un tratto la vidi, vicino al chiosco del fioraio. Quella bambina se ne stava seduta sulla sua sediolina, da sola. Aveva gli occhi di chi si è visto strappare l'infanzia, gli occhi di chi, ormai, aveva appreso di poter sopravvivere. La guardai a lungo e quasi la sua malinconia la sua muta disperazione invadevano la mia anima … sentii il bisogno di fare... (continua)

Carla Davì 16/03/2013 - 20:50
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Un'incontro tanto atteso

Non riuscivo ancora a crederci, finalmente andavo a incontrare il signor x, l’uomo senza volto, l’uomo che per chi come me, lavorava per la redazione era un grosso punto interrogativo. Ormai cercare di capire chi fosse, era divenuta quasi una leggenda metropolitana. Ero capitato per caso, navigando su google in questo sito: dove appassionati di poesia e scrittura creativa inviavano i propri elaborati. Poco tempo dopo mi era giunta una richiesta di collaborazione, così, quasi per gioco avevo accettato, ma mai, avevo incontrato o sentito telefonicamente il gran capo. Ci tenevamo in contatto via mail e neanche lì si era mai presentato, così chi entrava in contatto con lui doveva lavorare d’immaginazione per disegnarne i tratti somatici o carpirne la personalità. Io un’idea me l’ero fatta. Sulla quarantina un passato da giornalista, e … ero quasi giunto a destinazione, quando lei mi distolse dai miei pensieri, stava lì seduta sulla sua seggiolina, da sola. Aveva gli occhi di chi si è visto... (continua)

Claretta Frau 08/03/2013 - 21:05
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