Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
INCIPIT (inizia il tuo racconto con la descrizione di questo personaggio)

Le istruzioni sono:

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo.


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

AVERE O ESSERE

Aveva una folta barba candida, ben curata, che gli incorniciava il viso e un turbante che gli fasciava la testa; il tutto rendeva ancor più penetrante il suo sguardo.
L’avevo incontrato qualche giorno prima durante la mia passeggiata quotidiana sull’argine del grande canale che lambisce il paese del mantovano dove risiedono i parenti di mia moglie ai quali facciamo visita di tanto in tanto.
Subito non aveva attirato la mia attenzione, solo un intenso scambio di sguardi, ma in seguito mentre camminavo, avevo realizzato di aver incontrato una persona interessante. Era infatti diverso dagli altri indiani, dediti ai lavori agricoli, che popolano il luogo e si sono da tempo integrati negli usi e costumi.
Quando dopo qualche giorno ci siamo rivisti mi ha sorriso ed avevamo scambiato un cenno di saluto con il capo. Più tardi, tornando verso casa, l’avevo trovato seduto sopra la parte piana di una struttura in legno, di fianco al canale, un piccolo anfiteatro co... (continua)

Gaetano Antonioli 17/05/2016 - 22:00
commenti 5 - Numero letture:1366

Voto:
su 1 votanti




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti


Forse non ci si può dimenticare così facilmente delle persone.

Opera non ancora approvata!

Chiara Spada 14/05/2016 - 14:38
commenti 0 - Numero letture:231

Voto:
su 0 votanti


Fuoco di Vesta

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo.
Voleva imbarcarsi a tutti i costi prima che finisse la guerra, perché sarebbe finita, ma gli avevano sempre detto di no per quella sua magrezza atavica e il colorito "ascaro".
Il padre ufficiale del Regio Esercito e il nonno ex carabiniere: possibile che lui non riuscisse neanche a imbarcarsi come marinaio?

Ora lo volevano accontentare per placare il suo patrio ardore sapendo che sarebbe stato per poco, visto l'evolversi degli eventi bellici.
Lo arruolarono.

Salpò il nove settembre del quarantatrè sulla corazzata "Roma".


Centodieci di guerra... (continua)


Glauco Ballantini 06/05/2016 - 11:47
commenti 10 - Numero letture:1310

Voto:
su 6 votanti


GENOMA

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo. Insisteva sulla pelle della terra con lo sguardo orientato verso il buio, quasi cercasse di illuminarne i confini per poterci entrare dentro. Non camminava: piuttosto sembrava indietreggiare, alle sue spalle, l’arido edificio dal quale probabilmente proveniva. Guardarlo, da lontano, era come entrare – abusivo – dentro una tavola di Dylan Dog. Eppure era tutto vero, indiscutibilmente reale. Lo si capiva osservando i particolari che solo la vista periferica può percepire: il palo della fermata dei bus, la ragazza che cammina lenta, colonizzata dal suo smartphone; la musica masticata da un rapper e rigurgitata dal finestrino mezzo aperto di un furgone in attesa del verde. Si fosse trattato di un fumetto, sarei andato subito all’ultima pagina per capire chi fosse quell’uomo e che cosa cercasse, dentro quel buio. Ma lui – quasi anticipando la mia... (continua)

massimo fabio 13/05/2016 - 13:42
commenti 0 - Numero letture:999

Voto:
su 0 votanti


Il divo del paese

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo.Si chiamava Bruno ma , un po' per l'estrema magrezza, un po' per gli occhi che sembravano due lanciafiamme, tutti in paese lo conoscevano come Cerino.
Cerino era un tipo affabile e sempre pronto allo scherzo, ma qualcuno raccontava di averlo visto arrabbiato e che dai suoi occhi fossero spuntate delle fiamme infernali che mettevano i brividi.
Accadde che per burla , alcuni compaesani, inviassero delle foto di Cerino ad un famoso regista Horror, e, nello stupore generale, poche settimane dopo, il famoso regista fu visto nel bar di Fernando a prendere un caffè con Cerino.
Poi, non si seppe più nulla, Cerino non parlava con nessuno dell'accaduto e a chi gliene chiedeva rispondeva un po' scocciato: "Si, si... prendete per i' culo! "
Un pomeriggio Cerino, mentre nell'officina dove lavorava, si erano riuniti alcuni amici a parlare di m... (continua)

patrizia brogi 07/05/2016 - 13:20
commenti 9 - Numero letture:1139

Voto:
su 5 votanti




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti


L'ispettore

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo. Le mani spuntavano dalle maniche del maglione nero a collo alto ed erano ossute, una reggeva una grande borsa di pelle. Sotto un vero diluvio, non aveva né ombrello né impermeabile e io ricordo che lo incrociai nella scarsa luce di un lampione stradale, mentre mi dirigevo al bar del Golem.
Magari “bar” è una parola grossa, parliamo di una baracca di pescatori adattata alla meno peggio, sulla spiaggia, ma il tanfo del pesce c’era ancora; quello, una volta penetrato nel legno delle travi, non se ne va. Ma a noi non aveva mai dato fastidio, almeno fino a quella sera… già, qella sera: non sarei dovuto uscire, stavo proprio male; cerchio alla testa, mal di gola, febbre a trentotto. Se aggiungiamo il tempo da lupi, con vento e pioggia, stare in casa e farmi una bella dormita sarebbe stata la cosa più saggia, anzi fondamentale… ma non potevo anco... (continua)

mario malgieri 29/05/2016 - 05:13
commenti 3 - Numero letture:1074

Voto:
su 3 votanti




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti



[ Pag.1][ Pag.2 ][ Pag.3 ]



 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -