Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



La triste storia di Angelina

Quel convivio maledetto

In quella famiglia, più che notizie piacevoli e rilassanti, chissà perché, principalmente a tavola, proprio nell’ora del pranzo, si riversavano certe discussioni, quelle per intenderci negative più disparate, oserei definirle pure maledette.
Non certo perché quella in esame fosse una parentela disgraziata.

Il motivo si potrebbe spiegare, forse, nel caotico quotidiano parapiglia ostile, vissuto tra quelle quattro mura, che poi si scatenava proprio in occasione di quelle solite conviviali.

In poche parole costituiva, per alcuni componenti, momento sdegnoso tanto atteso per la resa dei conti, proprio per “riversare” accuse, comunicare malumori, ostilità, mugugni, frustrazioni, e perché no, anche occasione di vendette.

Si ho scritto bene, si “riversavano” conflitti variegati in quella tavola imbandita, come se ciascuno volesse vomitare risentimento, malanimo covato nell’animo da chissà quanto tempo e aspettasse quell’occasione.
Alla stessa maniera fac... (continua)


Vincenzo Scuderi 30/10/2018 - 08:05
commenti 2 - Numero letture:1048

Argomento: IL CONVIVIO

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Prostituta d\\\'alto bordo

Prostituta d’alto bordo

C’era una volta una prostituta di nome Veronika. Come tutte le prostitute era nata vergine e innocente e nell’adolescenza aveva sognato di incontrare l’uomo della sua vita, di sposarsi e di avere dei figli e una bella casa.

Buoni propositi da brava ragazza, buttati alle ortiche con il sopraggiungere della maggiore età, sognando la vita glamour che televisioni e siti social propinano ad ogni ora del giorno, e della notte.
E fu così che, attratta dalle sfavillanti luci della metropoli, salutò il fidanzato (al quale, come si suole dire: non l’aveva ancora data) e saltò sul treno regionale che, dopo aver attraversato per ore la pianura, la scaricò sotto le immense volte in ferro e vetro di una grande stazione.
Veronika, trascinando il trolley e osservando incantata il muso affilato dei locomotori dei treni ad alta velocità, seguiva le persone che, come formiche, procedevano in fila lungo la banchina portandosi appresso un bagaglio carico di speranze e di p... (continua)


vecchio scarpone 09/11/2018 - 13:46
commenti 2 - Numero letture:1016

Argomento: UNA FAVOLA MODERNA con incipit e finale imposti

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La ragazza che divenne regina

C’era una volta una prostituta di nome Veronika. Come tutte le prostitute era nata vergine e innocente e nell’adolescenza aveva sognato di incontrare l’uomo della sua vita, di sposarsi e di avere dei figli e una bella casa, ma la vita le rise in faccia. Il padre rapinatore finì per vivere nell’ombra, fuggitivo dalla legge come dalla famiglia, che s’imbatte in una tragica decadenza. Per permettere alle tre figlie Veronika, Magdalina e Selina di vivere una vita dignitosa, sua madre dovette lavorare come cameriera giorno e notte. Furono anni difficili, con ritmi diabolici per inseguire l’indispensabile denaro, sempre continuando l’arduo mestiere di madre. Ma una madre può sbagliare, come tutti d’altronde, e il suo sbaglio fu cedere alle tentazioni di quel sollievo tanto efficace quanto effimero e fugace. In parole povere, rientrò nel mondo della droga in cui l’aveva introdotta l’amato in giovinezza. Un vizio che divenne dipendenza e di conseguenza, una spesa che s’evolse in un debito. Fam... (continua)

Roberto Magomma 13/11/2018 - 15:46
commenti 0 - Numero letture:1028

Argomento: UNA FAVOLA MODERNA con incipit e finale imposti

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Finalmente

"Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli.” Lei mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io la guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei. Ero imbarazzato, quasi mi sentivo in colpa. Una colpa che non avevo, che non faceva parte della mia pelle. Ma i suoi occhi sembravano volermi colpevolizzare. O, forse, reagiva attaccando ? Un “tu, pezzo di…” mi era arrivato dal profondo dell’anima, fin sulla bocca e la risiedeva, in barba alle mie svariate carie dentarie, cercando l’attimo giusto per fuoruscire, esplodendo ! Invece…
• In genere sono poco fortunato – riuscii a malapena a dire – ma questa volta, questa volta….
Una fragorosa risata, una pericolosa risata che mise a nudo la sua di dentatura, ineccepibilmente esente da carie e foriera di una bellezza esplosiva che si arricchiva di quei brillanti bianchi, mi giunse come il colpo del ko definitivo giunge al pugile già suonato e inebetito. Possibile l’amassi an... (continua)

Nino Curatola 12/12/2018 - 11:30
commenti 1 - Numero letture:1085

Argomento: INCIPT e DIALOGO

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Il fumo fa male

Il fumo fa male

«In questo pomeriggio estivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene… penso a lui…»
«Stop! Stop! Stop!» si sente urlare dalle prime file della platea.
L’attrice, dal palcoscenico lancia un’occhiata tagliente all’uomo che, alzandosi, l’ha interrotta; butta il copione a terra e si mette a urlare, stridula: «Insomma, Giorgio, non ce la faccio più! Sono due ore che stiamo qui a provare la mia parte, e ancora non siamo riusciti ad andare oltre le prime battute. Una non va per un verso. L’altra dici che fa ridere, e questo, concordo con la tua analisi, sarebbe un vero dramma, per una commedia drammatica! Ma in quest’altra, cosa c’hai trovato da ridire?»
Giorgio, il regista, lascia la platea e si dirige a lunghi passi sul palcoscenico. L’attrice e gli assistenti attendono in silenzio.
Quando raggiunge il palco, indica la sigaretta che l’attrice stringe fra le dita. «Posso?»
L’attrice gliela porge. Lui la mostra all’autore seduto in platea. «Ques... (continua)


vecchio scarpone 12/04/2019 - 23:16
commenti 0 - Numero letture:837

Argomento: AFFIORA UN PENSIERO D'AMORE (incipit)

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