Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Componimento Creativo Le istruzioni sono: Mese di Settembre 2025 ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO I vetri appannati dell'abitacolo di colpo si sbrinano. Arrivano gocce di pioggia limpide, le stelle fanno il resto e tutto torna limpido, i colori sono di nuovo fulgidi. Ed io, non ho più bisogno della macchina fotografica di mio nonno, per osservare il mondo coi suoi occhi o per nascondere il mio viso brufoloso. "Sara! Sei fantastica! Mi sei piaciuta sin dal primo momento, mentre guardavi la partita di basket. Non ti sei accorta di me, ma io... Io..."
"Non hai fatto altro che fissarmi durante tutto l'incontro". Steso, stupito, sgrano gli occhi sui suoi, verdi come la mia bella Irpinia: "Come lo sai?" Ride. "Scemo! Ti ho notato anch'io!" Impossibile, dice il mio cervello! "Ma..- balbetto - ti credevo persa di Paolo, non è forse il tuo ragazzo?". Paolo, il giocatore numero uno della Scandone, nonché il motivo del mio occhio nero. "La nostra storia è un disastro, sappiamo entrambi che è ora di darci un taglio. Solo, è così pieno d... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL FINALE
SOGNO L\' INFINITA OMBRA DEL VERO Un sogno assurdo incredibile che nel periodo di Covid spesso s’impadroniva delle mie notti. Vedere durante il giorno persone coperte da guanti, mascherine non era normale, gente che fino a qualche tempo fa mostrava il suo sorriso mentre ora potevi solo immaginare l’espressione corrucciata della fronte e degli occhi. Nel sogno ero totalmente diventata invisibile, il mio corpo non esisteva più era come disegnato da una matita che una gomma sarebbe bastata a cancellarlo. Mi sentivo evanescente, artificiale, un fantasma. Ossessionata dal virus e dalle paure che quotidianamente venivano diffuse mi preparavo a coprire il mio corpo con una veste nera fino alle caviglie, con maniche lunghe, viso sepolto da un burka pesante. Mi sentivo come se il mio corpo non esistesse e la mia veste si muovesse guidata da una forza invisibile. Ero leggera come l’aria, senza pelle, senza ossa, un’incantesimo che mi teneva lontana dalle cose e dalle persone…quanto sarebbe durato questo sogno? Mi toccavo le gamb... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: IL SOGNO
Ma...siamo sicuri? Sembra estate. Il muro tra pietre e mattoni nasconde ancora le lucertole. Furtive escono dalle crepe e si nascondono tra i vasi di piante grasse che si crogiolano al sole, non stanche di dare nuovi fiori.
L'alloro aspetta i pettirossi ma strizza l'occhio alle tartarughe che, confuse dal sole, alternano un giorno di letargo a uno di veglia, un giorno mangiano mentre l'altro dal loro rifugio, sonnolente, guardano il gatto che, dormendo, si allunga nel loro recinto. Giulia siede sullo scalino, scorre lo sguardo su tutto quello che ci sarebbe da fare, indolente come i felini pensa che è ancora vestita da estate, che l'autunno le fa paura, che dovrebbe crescere, ma ormai è quasi vecchia e forse ha saltato un fondamentale passaggio. Suo figlio sulla sedia a sdraio, ha gli occhi chiusi, nel silenzio del sole sembra perdersi, lei ne sente i pensieri scivolare tra gli ulivi circostanti. Solo suo marito si muove, dietro il rosmarino e la salvia. Mette a posto i sassi,quelli che la pioggia scr... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL CONVIVIO
Lo spazio del mare C'era una volta una prostituta di nome Veronika. Come tutte le prostitute era nata vergine e innocente e nell'adolescenza aveva sognato di incontrare l'uomo della sua vita, di sposarsi e di avere dei figli e una bella casa. E poi,c'era quella necessità, interiore, che non aveva spiegazione nemmeno per lei.
Veronika desiderava uno spazio, una stanza segreta dentro di sé, dove sentire il mare, immaginarlo e lasciarsi abbracciare nel silenzio del suo movimento. Non costava niente, non pregiudicava la sua giornata, ma quei silenzi assorti spaventavano gli uomini che volevano controllare i suoi pensieri, i suoi abiti, le sue parole. D'altra parte le donne la temevano, bella e un po' nelle nuvole la trovavano seducente a livelli pericolosi. Veronika sempre più sola con il suo mare interiore aveva lasciato gli studi di letteratura quando il professore Giorgetti, appassionato all'insegnamento, ci aveva provato. E lei lo aveva fatto. Era uscita con quest'uomo che poteva essere suo padre, ma ... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: UNA FAVOLA MODERNA con incipit e finale imposti
La venditrice d'amore C’era una volta una prostituta di nome Veronika. Come tutte le prostitute era nata vergine e innocente e nell’adolescenza aveva sognato di incontrare l’uomo della sua vita, di sposarsi e di avere dei figli e una bella casa.
Purtroppo la vita non è sempre rose e fiori e ben presto la dolce Veronika assaporo il gusto amaro della vita e soprattutto dove può arrivare la cattiveria dell’essere umano. Nativa di un piccolo quartiere periferico nell’ immediate vicinanza di una grande città, figlia di un muratore e di una collaboratrice domestica. I suoi genitori facevano molti sacrifici per garantire un futuro più roseo a Veronika e Natascia sua sorella più piccola, però purtroppo spesso il diavolo ci mette il suo zampino e si trovo ben presto orfana di padre, deceduto in modo accidentale sul posto di lavoro, essendo un lavoratore a nero non era ricoperto da nessuna assicurazione, la famiglia rimase con le sole piccole entrate della mamma che si faceva in quattro per loro ed in più con un mu... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: UNA FAVOLA MODERNA con incipit e finale imposti
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