nella fermezza
in cui il tempo
è giaciglio di se stesso.
Quando la paura è un'ombra
e il destino un macigno
sulle spalle dell’uomo,
la vita non è
che un tripudio di disordine,
un sovvertimento dei principi.
Domande di paura,
le risposte son passi nell'ombra,
le anime sono un lusso filosofico
per quei poeti
adornati di bellezza.
Facile vedere le stanze
in cui si entra zoppicando
tra l'uscita e la morte,
ma la porta è di fatto
piccola e stretta
come la cruna di un ago.
Erranti benedetti nei loro corpi
lasciano che gli occhi
beneficiano del piacere dei colori,
lasciano la mente dialogare
come farfalle
tra le pagine vuote dei libri.
Una voce eterna
richiama e adorna
le vesti dello spirito,
offre il velato pensiero,
la dolcezza dei passi nei campi
del corpo che vola tra i sogni.
Splendida la luna
che danza nel creato,
il sole tra ombre e fuochi,
un gioco di forme e luci
mentre l'apparenza s'incastra
tra il sogno e la veglia.
Ma il sognatore
non sogna per sognare
ma per navigare
nel mare della sua realtà.
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