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Tu fortuna! (incapacità di autovalutarsi)

Tu fortuna
che immemore gestisci
le forze involontarie
del vecchio ermo terrestre
da millenni ostracizzi popoli
increduli essi delle loro capacità
agendo portati dalle proprie velleità,
illudi di continuo noi giocatori
spogliati ormai delle nostre case
delle mogli e delle strade
presto venderemo il nostro corpo
alla dama bendata cui
da tempo è rotto il rapporto.
Ci soggioghi
ci tradisci
ci schiavizzi
Abbracciamo la penitenza
godendo della parvenza
di felicità momentanea
con tristezza spontanea
annidatosi dentro di noi
turbandoci, rendendoci pazzi.
È una follia!
E così sia!
Ti abbiamo chiamato sorte
ma nemmeno questo ci
ha salvato dalla morte.



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Opera scritta il 02/05/2015 - 13:03
Da Salvatore Mauro
Letta n.1032 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Salvatore, voglio solo informarti che ti ho inviato alcuni pensieri miei nello spazio commenti dell'aforisma sulle religioni di Auro Lezzi.
CIAO! Vera

Vera Lezzi 03/05/2015 - 20:55

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Grazie Rocco e grazie Genoveffa, buona domenica!

Salvatore Mauro 03/05/2015 - 09:33

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Fortuna o destino non ci possiamo sottrarre ad essa,molto intensa,piaciuta

genoveffa 2 frau 03/05/2015 - 08:59

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UN DILIGENTE VERSEGGIO DA RECEPIRE... LODEVOLE L'INTIERO FORGIATO... SERENA DOMENICA...

Rocco Michele LETTINI 03/05/2015 - 08:13

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