Son cresciuto per errore
errando a tratti con terrore,
e il tremore sovrastato dal calore
delle braccia tue strette al mio cuore.
Son maturato tra il fango mattutino
mentre piove e terra ed acqua
scorrono, insieme, nelle mie tremende vene.
Non ho sangue ma briciole di druccioli,
non ho sete ma solo fame di verità,
voglio fango e neve,
non incenso e nemmeno miele.
Sono diventato questo
grazie al rigetto di me stesso,
divenendo me andando oltre me.
Ho mangiato la terra con le pupille,
gustando di questa vita le meraviglie,
ed ancora ho toccato il creato
con il suono e la bocca,
con un unione trascendente
e un labbro sempre pendente.
Macabro è dire di conoscere la vita
grazie alla morte che si è avvertita,
ma come dire di non essere morti
se non si va oltre la siepe di paure costituita?
Devi creare te morendo.
Non avere paura di sgretolare la tua essenza.
Il mondo ha bisogno della tua inconsapevole osservazione per rivelarsi senza alcuna riserva.
La terra sarà sempre avida di risposte finché useremo le parole,
e nulla se non il silenzio ci cederà.
Il mondo ha bisogno di abbandono ad esso,
il mondo va ammirato ed amato senza troppa convinzione di poterlo un giorno capire.
Il mondo vuole questo da te,che ti abbandoni a lui.
errando a tratti con terrore,
e il tremore sovrastato dal calore
delle braccia tue strette al mio cuore.
Son maturato tra il fango mattutino
mentre piove e terra ed acqua
scorrono, insieme, nelle mie tremende vene.
Non ho sangue ma briciole di druccioli,
non ho sete ma solo fame di verità,
voglio fango e neve,
non incenso e nemmeno miele.
Sono diventato questo
grazie al rigetto di me stesso,
divenendo me andando oltre me.
Ho mangiato la terra con le pupille,
gustando di questa vita le meraviglie,
ed ancora ho toccato il creato
con il suono e la bocca,
con un unione trascendente
e un labbro sempre pendente.
Macabro è dire di conoscere la vita
grazie alla morte che si è avvertita,
ma come dire di non essere morti
se non si va oltre la siepe di paure costituita?
Devi creare te morendo.
Non avere paura di sgretolare la tua essenza.
Il mondo ha bisogno della tua inconsapevole osservazione per rivelarsi senza alcuna riserva.
La terra sarà sempre avida di risposte finché useremo le parole,
e nulla se non il silenzio ci cederà.
Il mondo ha bisogno di abbandono ad esso,
il mondo va ammirato ed amato senza troppa convinzione di poterlo un giorno capire.
Il mondo vuole questo da te,che ti abbandoni a lui.
Opera scritta il 15/05/2015 - 17:26
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Commenti
Grazie mille Arcangelo..si..purtroppo è proprio così..é difficile lasciarsi andare e quindi superare i limiti precostituiti dello scibile..ma per salvarsi dalla monotonia credo sia l'unica soluzione
Marco Arcidiacono 18/05/2015 - 15:57
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La morte vera appartiene a quella dell'anima, quando non attribuiamo più nessun tipo di valore ai sentimenti che vi dimorano, quando passivi lasciamo spegnere ogni barlume di speranza temendo di non riuscire ad amare. Naturale resta la paura di morire, perché siamo umani e fragili nel legarci troppo alle immagini sociali, che pochissimo insegnamento donano, a coloro che cercano un riferimento concreto, oltre le continue parole. Un testo veritiero, nell'amaro contenuto.
Arcangelo Galante 18/05/2015 - 13:21
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