non ci credo voglio il mio credo mollo lo zero
rivoglio quel che avevo/
passato rinato come il futuro odiato
in un presente che manco mi ha ascoltato/
accoltellato perseguitato perfino nel dolce letto in cui mi sono addormentato
mi hanno rubato anche il pensiero più malato/
il disordine che ho causato da solo ho riordinato
ma per forza avrai capo almeno a che non spremi un cervello per un dottorato/
mi basta questo pensiero non violato non ha colore per nessuno ma io l'ho violato per questo è nato/
rivoglio quel che avevo/
passato rinato come il futuro odiato
in un presente che manco mi ha ascoltato/
accoltellato perseguitato perfino nel dolce letto in cui mi sono addormentato
mi hanno rubato anche il pensiero più malato/
il disordine che ho causato da solo ho riordinato
ma per forza avrai capo almeno a che non spremi un cervello per un dottorato/
mi basta questo pensiero non violato non ha colore per nessuno ma io l'ho violato per questo è nato/
Opera scritta il 08/11/2015 - 01:37
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Commenti
UN DOVEROSO LAMENTO... IN VERSI PREGNI DI REALE QUOTIDIANO CHE IN TANTI SORBIAMO... LIETA DOMENICA.
Rocco Michele LETTINI 08/11/2015 - 15:02
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Pietro buongiorno..questo tuo pensiero tiralo fuori..e fallo ascoltare...basta soffocarlo..è un tuo diritto..per ora grazie per averlo condiviso con noi...A te una buona domenica. ciao.
Maria Cimino 08/11/2015 - 11:00
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