gli chiesi - sapendo già la risposta -,
sedendomi sulla prima poltrona.
<<E' occupato>>,
mi rispose.
Non era cambiato per nulla:
sorriso e parabole,
bicchiere di vino in mano,
ottenuto da chissà quale acqua:
perché lì in alto, non manca mai nulla.
<<Hai il senso dell'umorismo>>,
Gli dissi divertito.
<<Ne ha di più il Padre mio:
a Lui - che è quasi astemio - il vino non piace,
epperò lo ha voluto dalle mie vene>>.
<<Ma Lui dov'è?>>.
<<E' impegnato>>.
Rimango perplesso (mi prende
in giro?!), e cerco lo sguardo
di quella Donna sommessa e triste
(mica facile essere "benedetta"
con la verginità a vita!):
annuisce.
Mi faccio coraggio.
<<Che cosa sta facendo?>>.
<<Sta osservando>>.
<<Che cosa? Chi?>>.
<<L'universo>>.
Bel modo di concepire la Provvidenza,
pensai tra me e me.
La Donna mi capì,
non disse niente ed annuì:
indicò la propria vulva,
quasi a dire
"il peso senza il piacere".
Ma . . . La Colomba la sapeva lunga:
tu sei benedetta!!, Le disse.
E poi se ne tornò da dove era venuta.
Non bisogna prendersela in fondo.
Il Suo umorismo è nero.
D'altronde. . . E' una specie di V.i.p.:
eccentricità, passione,
guerrafondaio e - non da ultimo -
egocentrico Macellaio.
<<Sono stanco. Digli che L'ho aspettato
per un po' . . . Se ha interesse, sa dove
trovarmi>>,
facendo per andarmene.
<<Non ti preoccupare, ti sta osservando.
Alla prossima.
Fai il bravo!>>,
mi dice col calice in mano,
strizzandomi l'occhio.
<<Come se avessi scelta!
Dato che mi osserva . . .>>.
La Colomba dorme,
la Donna è sempre più sommessa.
Io me ne vado perplesso.
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