al crepuscolo
Nell'ora dell'ultimo respiro degli ultimi amori,
degli ultimi pensieri umani ,nel giorno che fu,
si prepara il mondo tutto al crepuscolar tempo.
Ritira i raggi belli il sommo Apollo
alla divina corte quasi li nomasse uno ad uno
quei fedeli servitor che nel giorno sereno
furon gloria della lodata fiamma.
Gia' l'aere intorno si tinge di sanguigno,
e punge il freddo della notte veniente.
O tu crepuscolo passaggio di due mondi ,
governo del certo per l'incerto.
Mira allor il pio agricoltor al ciel,che a
brano a brano si scurisce,
l'azzurro si nasconde dietro bruni bagliori rossastri,indi si asciuga il volto sudato
dal sol,e al vespro ritorna alla sua dimora,
recando placide e silenti le obbedienti caprette
all'ovile.
E' tutto un prepararsi alla notte,
vola bassa la rondinella con egual canto,
s'aggira in ogni dove a richiamar la figliolanza.
Il cicognin che tento' il volo nel giorno
torna a cercar riparo sotto la materna ala.
S'ode nel bosco un frenetico scricchiolar
di foglie secche ,
i giocosi scoiattoli trovan riparo
nelle cave querce,e cosi'
nei campi ben arati tra gli ulivi
i frondosi pini ed esil arboscelli,
cala un manto di silenzio.
Ora è notte e par che tutto sia nascosto,
non piu' si puo' andar tra i boschi
tra il certo e l'incerto.
Il passaggio tra il di' e la notte fu ' breve
e in quel lasso di tempo si vide cangiar
questa terra tra l 'incertezza dell'essere
e l'infinito silenzio della notte
degli ultimi pensieri umani ,nel giorno che fu,
si prepara il mondo tutto al crepuscolar tempo.
Ritira i raggi belli il sommo Apollo
alla divina corte quasi li nomasse uno ad uno
quei fedeli servitor che nel giorno sereno
furon gloria della lodata fiamma.
Gia' l'aere intorno si tinge di sanguigno,
e punge il freddo della notte veniente.
O tu crepuscolo passaggio di due mondi ,
governo del certo per l'incerto.
Mira allor il pio agricoltor al ciel,che a
brano a brano si scurisce,
l'azzurro si nasconde dietro bruni bagliori rossastri,indi si asciuga il volto sudato
dal sol,e al vespro ritorna alla sua dimora,
recando placide e silenti le obbedienti caprette
all'ovile.
E' tutto un prepararsi alla notte,
vola bassa la rondinella con egual canto,
s'aggira in ogni dove a richiamar la figliolanza.
Il cicognin che tento' il volo nel giorno
torna a cercar riparo sotto la materna ala.
S'ode nel bosco un frenetico scricchiolar
di foglie secche ,
i giocosi scoiattoli trovan riparo
nelle cave querce,e cosi'
nei campi ben arati tra gli ulivi
i frondosi pini ed esil arboscelli,
cala un manto di silenzio.
Ora è notte e par che tutto sia nascosto,
non piu' si puo' andar tra i boschi
tra il certo e l'incerto.
Il passaggio tra il di' e la notte fu ' breve
e in quel lasso di tempo si vide cangiar
questa terra tra l 'incertezza dell'essere
e l'infinito silenzio della notte
Opera scritta il 06/02/2016 - 20:04
Letta n.1400 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.