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inno alla donna

Ecco,io umil mortale
Voglio dedicar questa lode,
Che sgorga dal cuor come fonte,
A quella creatura di tale eleganza
Che da noi donna è chiamata.
Quanto avrei a narrar di te,donna,
Io,che lessi rime
Lamenti e gioie di antichi poeti,
Che presi d'amor per la lor donna
Tutti ardevan di fatal furore.
Chi andavva soingo per monti e per valli
A sfogar alla natura il suo gaudio
O lamentare il dolore di un cuore fiaccato.
Ma forse voi ben sapete
Che anche la natura è donna?
Non è anche Selene astro eletto della sera,
Cantata dagli antichi
Qual donna immortal?
Or vo' capendo quale passione
Prendeva quei poeti del dolce stil novo
Che in rime dettate dal cuor
Alla carta si confidavano.
Rapido vento e placide acque
Annunziate alla donna
Le gioie di color che per lei trepidan.
Perdendomi nelle pieghe
Della coscienza mia
Una donna vedo che sale in sul colle
Mentre dietro vien nascendo
E far omaggio con i primi raggi
L'astro del giorno



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Opera scritta il 08/02/2016 - 12:59
Da corrado cioci
Letta n.1034 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Una doverosa dedica al mondo femmina.
Se potessi scegliere, avendone il potere, trasformerei il creato tutto al femminile... dopo la mia creazione!

salvo bonafè 11/02/2016 - 00:02

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Un bell'omaggio a noi femminucce ed io da donna apprezzo e ti ringrazio...

Sabry L. 09/02/2016 - 09:40

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Bellissima dedica, degna di nota la chiusa. Ciaooo

Fabio Garbellini 09/02/2016 - 07:06

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