UN RAGAZZO DI PAESE In questa terra dove sono nato tra la miseria dignitosa di un tempo passato, qui dove nacquero i padri della mia gene e troppo presto per un lavoro ho lasciato.
Io povero come molti altri che ho salutato mi pareva che in capo al mondo fossi arrivato, altra cultura più sviluppata di noi ho trovato, altra mentalità che il mio pianto non ha consolato.
Son partito tremante di tante paure e poche cose un montagnolo che piange e adora i lupi e le rose, non passi inosservato a chi nella vita fa altre cose, rendendomi conto che tutto il mondo non è il mio paese.
A Torino aspettando il treno del mattino su di una panchina mi sono addormentato sereno, con mia sorpresa il mattino né valigia né scarpe più tenevo, piangendo comprai delle scarpe e per Aosta presi il treno.
Quanta disperazione portavo dentro il cuore quanta voglia di voler indietro tornare, quanti pianti sul letto, in quella stanzetta della stazione, tutto avevo perso in quel viaggio della disperazione.
Giurai a me stesso che un giorno lontano sarei tornato ho sofferto freddo a volte fame, ma quel giorno è arrivato, torno a te mio paesello dove amici e il cuore ho lasciato, torno a te mia montagna che se pur bella mi hai tradito.
QUARTINE SENTITE ET... ARGUTAMENTE FORGIATE. DOVEROSA ET ADORABILE LA CHIUSA: IL CUORE NON DIMENTICA GLI AMICI, IL PAESELLO, GLI ANTICHI SOLLAZZI... DILIGENTE, COME SEMPRE, NEI TUOI ELOQUENTI VERSI. LIETO MERIGGIO. *****
Rocco Michele LETTINI 18/02/2016 - 13:29
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Struggente e malinconica, sei riuscito a farmi viaggiare con te, molto bella. Ciaooo
Fabio Garbellini 18/02/2016 - 06:58
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Ciao Poeta io ero piccola quando i miei partirono a Torino lasciando il paesino calabrese e comprendo tutte le difficoltà che hai potuto incontrare anche tu...so cosa vuol dire essere considerati meno di niente...dopo alcuni anni siamo ritornati nel nostro paese e siamo orgogliosi di esserci...Molto bella la tua poesia. Un caro saluto
Anna Rossi 18/02/2016 - 06:49
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grazie a tutti voi di cuore grazie
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM 18/02/2016 - 00:32
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Ciao caro...un viaggio molto nostalgico.. sofferto...parole che arrivano al cuore di ogniuno di noi...Ciao Gian...a te serena notte.
Maria Cimino 17/02/2016 - 23:47
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Ciao Lupo, In questa tua storia leggo il legame insostituibile all'origine di nostra essenza, la nostra madre terra. E' una poesia molto accorata, c'è rabbia e amore, ma prevale il senso di materna protezione.
salvo bonafè 17/02/2016 - 23:44
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Bella poesia struggente, ci racconti di una vita difficile vissuta intensamente con coraggio e dolore Molto piaciuta Nadia 5*
Nadia Sonzini 17/02/2016 - 22:46
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Un viaggio sofferto che tocca il cuore...Bella e profonda poesia. Ciao Lupo Poeta un abbraccio
margherita pisano 17/02/2016 - 22:43
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Il malinconico viaggio di chi è costretto a lasciare la propria terra e gli affetti. L'hai scritta quattordici anni fa e se qualche cambiamento nel tempo c'è stato è stato in peggio. Ti si lacera il cuore al solo immedesimarti nei versi che ci hai offerto. Bravo!
Millina Spina 17/02/2016 - 21:44
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Caspita Poeta! Che poeta che sei. Bella e sofferta storia. Anch'io abito in un paesino di campagna, fuggirei tutti i giorni, per tornare ogni notte. Ciao. Loris.
Loris Marcato 17/02/2016 - 21:17
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Che viaggio poeta Lupo. Mi ritrovo nelle tue parole anche io sono di un paesino e so bene cos'hai voluto dire....un abbraccio
Sabrina Marino 17/02/2016 - 20:49
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Cantastorie di te stesso in questo viaggio pieno di nostalgia...bella...
Sabry L. 17/02/2016 - 20:31
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