Solo mi sento e desolato pure
dacchè a mancare vennero le cure
di quanti nutro affetto e amore puro
e dall’or lo tempo m’è amaro e duro.
dacchè a mancare vennero le cure
di quanti nutro affetto e amore puro
e dall’or lo tempo m’è amaro e duro.
I vecchi affetti tutti in cor li tengo,
spiritualmente tutti a me li stringo
che se puranco, sono fuggiti via
parte sono sempre della carne mia
L’immagine di mamma tengo avanti
che mi consola per i tanti assenti;
zitto, pà, dice col sorriso mesto
sii negl’affetti ognor vigile e lesto.
Ma anche stamane mi fui ancor deluso
notando a fratel mio lo cuore chiuso
giacchè incontrato accennai un sorriso
ma lui restossi fermo e tetro in viso.
Allor bruciommi il petto tutto quanto
e mesto mi restai e deluso alquanto
poiché l’alma si ravvivò al tormento
ed ogni speme persi in quel momento.
Voce mi venne dell’amata Mamma
che muta sussurrommi flemma, flemma:
non dare peso a quanto capitato,
sia il tuo fratello ch’ai da sempre amato.
Opera scritta il 16/08/2012 - 00:20
Da nello maruca
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