l infinito
L infinito
Sopra la Duna di un deserto ammirava
L infinito.quel senso di eternità che si
Spandea in ogni piccol granello di sabbia.
Li v'è silenzio,.fischio di un tiepido vento
E cielo ininterrotto se non dall orizzonte
Perdendosi tra il biancor delle nuvole. Rimanevo attonito,bussava alla porta della mio pensare il mistero delle cose create.
Sulle cime dei monti con le nevi immacolate coi ghiacciai perenni.era pur li l infinito !
L'uomo pareva talmente esser piccolo
Che ogni roccioso appiglio era di lui
Il maggior potere!
Volando sulle creste degli oceani
Quando le onde si gonfian e minaccian il cielo mi perdevo in un infinito mondo d'acqua,con tutte le sue creature
Il color profondo che penetrava ogni sua fibra
Sì sposavan i raggi del sol con la salina
Figlia perdendosi in uno scintillare di
Inegual meraviglia
sentivo la potenza della marina
I venti spazzavano la sua veste da quando la terra ebbe la sua prima vigilia
Toccai le foreste vergini della più bella
Figlia
Che naviga con noi nel buio e non reca
Fatica !
Le verdi fronde il filtrare dei primi raggi
Tra il fogliame
Il perfetto innalsarsi dei tronchi verso
il ciel .I rami schermar la notte come mille
Braccia
Quello era infinito!
Quinci dopo aver viaggiato tra mari
Monti , deserti,
Tutti imponenti e che non temon il pugno
Dei millenni
Mi setii fiacco e picciol davanti a voi
Signori potenti!
Ecco l eternità si ferma con noi
Poveri esseri che crediam d esser
Eletti
L infinito che io carezzai si resta qui più non va oltre l uomo non è che altro polvere in una giornata di vento.
Sopra la Duna di un deserto ammirava
L infinito.quel senso di eternità che si
Spandea in ogni piccol granello di sabbia.
Li v'è silenzio,.fischio di un tiepido vento
E cielo ininterrotto se non dall orizzonte
Perdendosi tra il biancor delle nuvole. Rimanevo attonito,bussava alla porta della mio pensare il mistero delle cose create.
Sulle cime dei monti con le nevi immacolate coi ghiacciai perenni.era pur li l infinito !
L'uomo pareva talmente esser piccolo
Che ogni roccioso appiglio era di lui
Il maggior potere!
Volando sulle creste degli oceani
Quando le onde si gonfian e minaccian il cielo mi perdevo in un infinito mondo d'acqua,con tutte le sue creature
Il color profondo che penetrava ogni sua fibra
Sì sposavan i raggi del sol con la salina
Figlia perdendosi in uno scintillare di
Inegual meraviglia
sentivo la potenza della marina
I venti spazzavano la sua veste da quando la terra ebbe la sua prima vigilia
Toccai le foreste vergini della più bella
Figlia
Che naviga con noi nel buio e non reca
Fatica !
Le verdi fronde il filtrare dei primi raggi
Tra il fogliame
Il perfetto innalsarsi dei tronchi verso
il ciel .I rami schermar la notte come mille
Braccia
Quello era infinito!
Quinci dopo aver viaggiato tra mari
Monti , deserti,
Tutti imponenti e che non temon il pugno
Dei millenni
Mi setii fiacco e picciol davanti a voi
Signori potenti!
Ecco l eternità si ferma con noi
Poveri esseri che crediam d esser
Eletti
L infinito che io carezzai si resta qui più non va oltre l uomo non è che altro polvere in una giornata di vento.
Opera scritta il 11/05/2016 - 18:56
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