sul palco perfetto di chi corre
per sfuggire alla consapevolezza
di non saper camminare.
e quando capita che io mi fermi
per vedere se da oltre la cortina
c'è qualche buon Dio che mi guardi
e con misericordia salga sul palco
a salvarmi -
capita che io trovi un uomo, in silenzio,
sapiente e onnisciente,
seduto sulla schiena del tempo
che mangiando pop corn, piange
mentre assiste alle scenate
- ben recitate, devo dire -
di chi non vuole morire.
'fermati!' ogni tanto sento echeggiare
tra le sedie rosse e vuote del teatro.
E quando mi volto a guardare
trovo quell'uomo -un altro me-
che urla con la voce dei suoi occhi,
un santuario sconosciuto
che attende solo ch'io m'accasci
sulle tende del sipario,
attende solo ch'io mi doni,
per un viaggio dietro la cortina
a testimoniare
il vuoto pieno dei suoi occhi.
continuo a correre sotto la luce
ad illuminare la farsa che conduco
davanti al mio unico spettatore, alto giudice
che piange e mangia pop corn:
nessuno.
a.c
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Nadia
5 stelle
CORAGGIO AYESHA...
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