OPERA

Quanta tenerezza e
quanta allegria mi
trasporta questo scoglio,
a volte così vicino e
altre tanto lontano.
Erro, i giorni della frivolezza
nella libertà della gioventù;
sulla riva, or mi stendo e
all’orizzonte vago.
Sento ancor le grida fanciulle
di tuffi in allegria,
il vociar di genti e
le radioline cantar.
Assopito nei ricordi,
la salsedine m’inaspra
le narici e la brezza
trasporta ancora i sogni.
Guardo e scruto
il franger dell’onda
che lo avvolge, lo ingoia e
al riemergere è
sempre pur, maestoso.

Romualdo Guida
Diritti Riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633)
Foto di Antonio Tabasco

Opera scritta il 25/11/2016 - 06:38

Da Romualdo Guida

Letta n.963 volte.

Romualdo, mi ero già espresso su questa tua significativa composizione per la quale non mi lascio sfuggire l'occasione per rinnovarti e confermare tutto il mio apprezzamento!

Renato Granato 27/11/2016 - 13:55

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La tenerezza dei giorni lieti, nello scorrere dei ricordi...questo splendido scoglio!
Molto bella! Un caro saluto Romualdo

margherita pisano 25/11/2016 - 22:27

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Grazie Rocco Michele e Andrea. Buona serata e buon fine settimana.

Romualdo Guida 25/11/2016 - 19:58

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I ricordi ci aiutano a invecchiare,bella,saluti

andrea sergi 25/11/2016 - 10:05

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Un ritornar giovine... col suo allegro... col suo sereno...
Eccezionale seguitato poetico.
Il mio elogio, Romualdo.
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Rocco Michele LETTINI 25/11/2016 - 09:27

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