Macchie d'arcobaleno,
s'infittiscono,
sul manto della vegetazione,
dove nascono,
divini profumi,
delicatissime emozioni.
Nel silenzio della sera,
la natura si rinnova,
si assopisce,
si ritrova,
nei sussurri dei ruscelli,
si lascia trasformare.
Un cinguettio di uccelli,
il canto dell'anima;
nelle note del vento,
rinfresca i pensieri.
Melodie di conchiglie,
onde azzurre e spuma,
odore di salsedine,
miele d'ambrosia.
L'amore lascia i suoi segreti,
tra le pieghe del cuore;
scrive rime tra le stelle,
come giardini fioriti sull'Olimpo.
Umidi sospiri,
di parole biondo grano,
s'abbandona languido,
lo sguardo.
La felicità sorride,
con rosee guance d'aurora,
sull'altare dello spirito,
bruciano le fiamme del tempo;
i sogni s'innalzano,
come lacrime di rugiada,
mentre salgo i tuoi gradini,
sciogli i tuoi capelli.
La verità,
non ha bisogno di veli,
nuda di fronte al cielo....
oh Aphrodites.
s'infittiscono,
sul manto della vegetazione,
dove nascono,
divini profumi,
delicatissime emozioni.
Nel silenzio della sera,
la natura si rinnova,
si assopisce,
si ritrova,
nei sussurri dei ruscelli,
si lascia trasformare.
Un cinguettio di uccelli,
il canto dell'anima;
nelle note del vento,
rinfresca i pensieri.
Melodie di conchiglie,
onde azzurre e spuma,
odore di salsedine,
miele d'ambrosia.
L'amore lascia i suoi segreti,
tra le pieghe del cuore;
scrive rime tra le stelle,
come giardini fioriti sull'Olimpo.
Umidi sospiri,
di parole biondo grano,
s'abbandona languido,
lo sguardo.
La felicità sorride,
con rosee guance d'aurora,
sull'altare dello spirito,
bruciano le fiamme del tempo;
i sogni s'innalzano,
come lacrime di rugiada,
mentre salgo i tuoi gradini,
sciogli i tuoi capelli.
La verità,
non ha bisogno di veli,
nuda di fronte al cielo....
oh Aphrodites.
Opera scritta il 03/09/2010 - 07:00
Da Gianny Mirra
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