OPERA

Sul calar della sera,
nei crepuscolosi colori
di un giorno uggioso,
un passerotto infreddolito
si posa al davanzale
in cerca di beccare.
Forte, il vento soffia
e, in un ululato,
lontano spazza le briciole
della fame,
deluso e avvilito
celermente il passero vola via.
Noi, piccoli passerotti assoggettati
che il vento dell’ingiustizia
trascina e tracima,
non siamo capaci di volare
per riprenderci
la nostra libertà.

Romualdo Guida

Opera scritta il 07/02/2017 - 08:08

Da Romualdo Guida

Letta n.1188 volte.

Grazie Antonio

Romualdo Guida 07/02/2017 - 19:56

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Grazie Laisa

Romualdo Guida 07/02/2017 - 19:55

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Stupenda metafora della vita.Molto bravo.

antonio girardi 07/02/2017 - 16:55

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VERO
com'è anche vero che ognuno resta nella propria gabbia dorata, noncurante dei fragili infreddoliti che cercano riparo

laisa azzurra 07/02/2017 - 11:21

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Grazie Rocco Michele

Romualdo Guida 07/02/2017 - 10:49

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Grazie Andrea

Romualdo Guida 07/02/2017 - 10:48

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Eh se fossimo capaci di volare... quanta libertà avremmo nel terso ciel!
Straordinariamente ponderata...
Lieta Giornata, Romualdo.
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Rocco Michele LETTINI 07/02/2017 - 10:36

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non sbagli mica ,vero non siamo capaci di volare,ciao

andrea sergi 07/02/2017 - 09:55

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Grazie Giancarlo

Romualdo Guida 07/02/2017 - 09:41

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molto bella Romualdo

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 07/02/2017 - 09:38

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