L'autunno addobbava i giardini in letti di foglie secche e scricchiolanti, poi ammucchiate in grandi cumoli dai domestici. Agata amava tuffarsi dentro quelle praterie ampie e profonde, le ricordavano il mare, miraggio d'un estate ancora lontana. Dopo scuola era il suo primo pensiero. Le foglie le si intrecciavano tra le ciocche bronzee dei capelli e tra i costosi e variopinti vestitini che adorava indossare in ogni stagione. Quella dolce e bella bambina di appena sei anni poteva desiderare qualsiasi giocattolo, tanto ricca la sua famiglia, eppure nulla era meglio di giocare in giardino con quel che offriva la natura. Era così diversa Agata dagli altri bambini della sua età, diversa da tutti quei fanciulli che non potevano permettersi una balia, che possedevano giocattoli usati e rotti, che ricevevano un bacio sulla fronte prima di andare a dormire o un semplice abbraccio prima di andare a scuola, che al mattino trovavano i genitori ad aspettarli e non la casa vuota. Ad Agata certi "privilegi" non erano concessi e da piccola bambina qual'era si interrogava dandosi mille risposte fantasiose. La verità è che fu un "errore", uno "sbaglio", ma come si fa a dire ad una bambina certe assurdità?. Eppure in un certo senso era così, nata da due genitori troppo giovani per adempiere al loro compito, troppo ricchi e ignoranti per capire che avere una figlia significa avere una "piacevole responsabilità". Agata crebbe, conobbe il lusso più sfrenato che mai però riuscì a sostituire i magoni e i sorrisi spenti, conobbe la tristezza, la malinconia e la solitudine. Non era in grado di amare e non riusciva nemmeno a riceverne. Si sposò con l'uomo della sua vita, non certo un industriale, ma scoprì emozioni che i soldi non le diedero mai. Divenne una bellissima donna, ma prima di tutto una madre attenta e premurosa, riuscì anche a perdonare. Diede tanto amore quanto non riuscì mai a riceverne. Così vinse il destino, la vita e la sofferenza.
Opera scritta il 11/04/2017 - 13:11
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bellissimo raconto.molto bravo.
antonio girardi 13/04/2017 - 17:56
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Dalla sofferenza risorgono migliori virtù, bel racconto
genoveffa frau 12/04/2017 - 17:11
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Ricambiò l'amore non ricevuto con amore dato. Bello. Mi è piaciuto. Giulio Soro
Giulio Soro 12/04/2017 - 11:11
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Un ponderato quanto espressivo racconto.
Lieto meriggio, Sildom.
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Lieto meriggio, Sildom.
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Rocco Michele LETTINI 11/04/2017 - 16:15
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