Un matto
ogni giorno per me era un giorno di festa,
passeggiavo in strada per ore
senza l'aiuto di un dottore.
Passeggiavo in strada per ore
all'ombra di teneri baci d'amore.
Ma dal dottore dovetti andare,
dicevano: "vedrai ti potrà aiutare"
ma mi tolse la libertà con qualche goccia di bontà.
Ma mi tolse la libertà in cambio di una falsa sanità.
Così gettai la boccetta piena,
consapevole della pena,
che qualche goccia non può bastare a placare un cuore che sa sognare.
Che qualche goccia non può bastare a fermare un cuore che vuol volare.
Furono in cento o forse in mille,
chiamate genti, piccolissime scintille,
che mi spedirono in un manicomio;
perché'invidiosi della mia spensieratezza,
che riempiva i lori cuori di profonda tristezza.
Così loro aggrappati all'amore,
tentano invano di fuggire al dolore,
di una morte che li coglierà
senza avere di loro nessuna pietà.
Di una morte che li coglierà
senza avere di loro nessuna bontà.
Ed io che non mi aggrappo all'amore,
ma alle fredde sbarre di questa prigione;
sfoglio i tramonti come giornali
da quando mi hanno tarpato le ali.
Sfoglio tramonti come giornali
ma un giorno spiegherò di nuovo le ali.
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in questa tua oltre che la rima
trovo anche un grande messaggio
scritto con profonda sensibilità
Ciao David s
molto piaciuta