Nel giorno del compleanno della sorella cinzia
della sorella cinzia
Allor che il quarantesimo anno,
tosto giunse alla tua soglia
tu l'accogli ,come colei che
la sua vita infiora,e
non vede sfiorir la santa fiamma
della grazia.
A te gli anni migliori
i dolci baci dei figliol
speranza tua quando un di'
saran piu' fredde le sere.
Fummo fanciulletti felici
al suon della gaiezza
non v era un vel di tristezza
quando correvam in quel giardin
sotto l ombra degli alti pini
la voce del padre e della madre
risonavan gentili.
Ne il disio ci lasciava di lasciar quello
spazio tra grilli e rose,
finche non moriva il giorno.
Quanti fiati,e corse nelle estati
che vivemmo in villa,
focolare per noi ,antica famiglia.
Or che luglio prende il passo e s'ammonta a festa,il tuo petto
sussurro 'quaranta volte allo sgranar degli anni,
rammenta quanti sogni ,spendesti tra i
primi amori,i primi rossor che la giovinezza chiede.
Come un dolce canto i ricordi si legano,s 'abbrcciano
come una nota segue l'altra
e al cor un canto ,un rimpianto.
Piangemmo un tempo l'amato padre
che riposa nel ricordo,
l 'amor cancello un poco lo sconforto
lui salito nel regno di colui che i pianeti move
guarda dalle stelle fisse a te oh sorella
che or ti mostri doonna,madre ,sposa
ai suoi antichi e vivi occhi sei la sua gioia
Sovente lingua non dice
quel che il petto ditta
per timor quinci indugia
ma sempre pulsa
si riempie d'amor
per la propria carne.
Io che non dissi mai molto
teste son le ali del vento
che cullano i pensier,
mai fui da te volto
tu che sei seconda guida
in questa incerta vita,
tu certo porto ove rifuggiar se
ostili passi mi assillan,
ed io ad amor m'abbandono
Voi parole che sembrate vuote
seguite chi vi crea,io vi ammaestro
affinché voliate veloci da lei,
per me baciate e ponete certo appiglio
a gran voce cantate che questo giorno,
è solo l'inizio
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