In qualunque parte del mondo noi nasciamo con il soffio della vita ci viene impartita una regola; per vivere dobbiamo giocare una partita ma è una partita strana
non cè un pallone! Il campo è immenso milioni di trilioni
i giocatori,due son le squadre,il più e il meno e c'è uno
schema, segnano punti chi accumula più beni chi sarà il vincitore? Le squadre sono in campo l'orologio della vita batte il tempo, dall'alto dell'immenso c'è un solo spettatore è lui che dice all'arbitro quando la partita deve terminare.
Nella squadra del più il campo è fertile, il terreno è buono giocano bene e non importa quanti colpi e quali sono irregolari, loro vanno avanti accumulano sempre più beni,
vogliono tutto ed anche di più non c'è limite alla loro avidità! Nella squadra del meno il campo è impervio, c'è carestia, non c'è acqua è una partita impari ma loro resistono e continuano a giocare!
Quanti bimbi innocenti in questa gran partita,
occhi pieni di lacrime che sembrano perle ma solo quelle del mare son preziose di perle!
Però ci sono alcuni spettatori che non piace lo schema e gridano a gran voce fermate ora questa partita.
Avvolta nel manto nero l'arbitro che è la morte in silenzio spettrale osserva i giocatori, aspetta, nel campo non vuole entrare da ancora tempo, vuol vedere quanti beni l'uomo vuole ancora accumulare.
La morte pensa ironicamente, quanto è stupido l'uomo
come sempre non a capito niente.
In questa partita non ci sono vincitori per ironia del destino li accomuna la stessa sorte,finita la partita
chi lottava per la vita, non ha niente!
Chi lottava per il potere e aveva tutto, non ha niente!
Guarda la falce e sogghigna con soddisfazione,
io solamente sono il vincitore e tutto rimane quà
poi beffardamente;dopo di me nessuno porta via e nessuno ha niente.
non cè un pallone! Il campo è immenso milioni di trilioni
i giocatori,due son le squadre,il più e il meno e c'è uno
schema, segnano punti chi accumula più beni chi sarà il vincitore? Le squadre sono in campo l'orologio della vita batte il tempo, dall'alto dell'immenso c'è un solo spettatore è lui che dice all'arbitro quando la partita deve terminare.
Nella squadra del più il campo è fertile, il terreno è buono giocano bene e non importa quanti colpi e quali sono irregolari, loro vanno avanti accumulano sempre più beni,
vogliono tutto ed anche di più non c'è limite alla loro avidità! Nella squadra del meno il campo è impervio, c'è carestia, non c'è acqua è una partita impari ma loro resistono e continuano a giocare!
Quanti bimbi innocenti in questa gran partita,
occhi pieni di lacrime che sembrano perle ma solo quelle del mare son preziose di perle!
Però ci sono alcuni spettatori che non piace lo schema e gridano a gran voce fermate ora questa partita.
Avvolta nel manto nero l'arbitro che è la morte in silenzio spettrale osserva i giocatori, aspetta, nel campo non vuole entrare da ancora tempo, vuol vedere quanti beni l'uomo vuole ancora accumulare.
La morte pensa ironicamente, quanto è stupido l'uomo
come sempre non a capito niente.
In questa partita non ci sono vincitori per ironia del destino li accomuna la stessa sorte,finita la partita
chi lottava per la vita, non ha niente!
Chi lottava per il potere e aveva tutto, non ha niente!
Guarda la falce e sogghigna con soddisfazione,
io solamente sono il vincitore e tutto rimane quà
poi beffardamente;dopo di me nessuno porta via e nessuno ha niente.
Opera scritta il 21/08/2017 - 20:26
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Commenti
Molto bello questo racconto scritto con sagacia.
antonio girardi 23/08/2017 - 13:20
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approccio semplice dal contenuto notevolissimo...
emanuelle emanuelle 22/08/2017 - 15:43
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