lo colgo stando disteso su questo crinale verde.
E’ passata una giornata,
e io sono ancora giù sulla strada.
Sento il frinire degli insetti come una naturale
colonna sonora di questo posto.
Sento le scapole alate sotto il maglione
e il tuo borbottio dimesso, incompiuto.
E’ da tanto che sono fuori di casa.
C’è una siepe che delimita l’orizzonte,
e non mi fa scorgere cosa c’è più in là
Sono giù, giù sulla strada.
Ampi rigagnoli scorrono verso valle.
L’acqua è fresca, sa di montagna.
M’immergo i piedi in questo scrosciare lento
e penso a te che stringi un gatto in grembo.
Ho mangiato poco durante questa mia dipartita,
ma ho pensato molto, in compenso.
E ho capito quanto in fondo ti amo,
ora che vado giù, giù sulla strada.
Accelero il passo per arrivare prima da te
e colmare i tuoi vuoti di un pieno devoto, buono.
Starai ancora lì ad aspettarmi,
ora che sono giù, giù sulla strada?
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