sono i silenzi e le invettive che ci lanciamo contro
uno all’altra respingendo ogni sfaccettatura dell’amore,
digrignando i denti e espellendo veleno.
Quando scendiamo assieme per il porticciolo,
l’odore della salsedine è così pregnante da pungere
i nostri olfatti così ben addestrati.
E le ombre luccicano ancora tra le barche e le passerelle.
Si fa sera e la sera porta un po’ di pace,
ai nostri litigi e alle nostre incomprensioni,
che sembrano scivolare in acqua questa sera.
E le luci si affievoliscono pian piano.
Hai un vestito a fiori addosso,
e il tuo petto florido pare balzare fuori dal corsetto,
sei meravigliosa nel tuo cipiglio disegnato in faccia,
nel tuo dissimulato candore, nella tua ignominia.
Non avevo dubbi quando ti ho conosciuta che saremo stati assieme.
Sembravamo fatti l’uno per l’altra,
le nostre diversità si compensavano alla perfezione.
Ora non restano che relitti a quella magnificenza.
Mentre scendiamo giù per il vecchio porto,
ho pensato di buttare a mare tutto quanto,
lasciando che le onde facessero il resto, sì,
finché non arriva la marea.
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Bella poesia
questa è diversa da tutte le tue, ma nn meno splendida
un dolore soffocato con rassegnazione, ma pur sempre un dolore
e se è dolore, è ancora amore
Molto bella...