In quelle alte cime,
la dove osano le aquile,
si innalzano sospiri,
fino ad infrangersi nelle nuvole,
dissolversi poi,
come piangente lacrime d'acqua salata.
Naufraghi in quei spaventosi abissi,
respinti d'una vela codarda,
lasciati in palio nelle onde,
come frammenti galleggianti,
pasto per alcune creature del mare.
Intanto nelle alte cime della terra
con essi si innalzano
straziante grida di innocenti,
fino alle orecchie dei potenti.
Il loro udito è di mercante,
ignari di dialoghi e conseguenze.
la dove osano le aquile,
si innalzano sospiri,
fino ad infrangersi nelle nuvole,
dissolversi poi,
come piangente lacrime d'acqua salata.
Naufraghi in quei spaventosi abissi,
respinti d'una vela codarda,
lasciati in palio nelle onde,
come frammenti galleggianti,
pasto per alcune creature del mare.
Intanto nelle alte cime della terra
con essi si innalzano
straziante grida di innocenti,
fino alle orecchie dei potenti.
Il loro udito è di mercante,
ignari di dialoghi e conseguenze.
Opera scritta il 18/11/2017 - 18:13
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Commenti
Molto bella Salvatore 5*
Paolo Perrone 21/11/2017 - 08:57
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Nessuno ascolta o finge di non sentire quelle grida... Naufraghi senza vita!
Molto bella e toccante. Ciao Salvatore buona domenica
Molto bella e toccante. Ciao Salvatore buona domenica
margherita pisano 19/11/2017 - 10:43
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Grazie Salvatore.
Buona notte.
Buona notte.
Luca Fiazza 19/11/2017 - 00:11
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