Scendono a valle scendono,
come frotte impazzite.
Ruzzolano nei burroni,
divelgono le recinzioni.
come frotte impazzite.
Ruzzolano nei burroni,
divelgono le recinzioni.
Nulla può fermarle,
se non una catena d’amore,
tirata in ballo dal niente,
e messa apposta a fermarne il cammino.
Sì, sto parlando d’una catena d’amore.
Ora che il movimento si è arrestato,
non ci resta che guardare i risultati di questo tsunami.
Delle case rimaste resta poca cosa,
mentre i campi sembrano deturpati da una sostanza scabrosa.
Quello che c’era ieri oggi non c’è più.
Ma non basta a fermare la catena d’amore:
essa non ha limiti e si preoccupa per tutto.
Non ha né lapidi né epitaffi.
Non ha scritte commemorative,
né addobbi della festa.
E’ la catena d’amore.
Opera scritta il 26/11/2017 - 14:08
Da Giulio Soro
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Commenti
Beh se tutte le catene
fossero così...credo che sarebbero
delle dolci e belle catene...
che forse tutti vorrebbero avere.
fossero così...credo che sarebbero
delle dolci e belle catene...
che forse tutti vorrebbero avere.
Complimenti Giulio come sempre
sai toccare il cuore di chi ti legge.
Un abbraccio grande ciao caro.
Maria Cimino 27/11/2017 - 23:26
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...può essere soffocante oppure può proteggere e conservare...
La tua catena mi sembra più un legame,indissolubile...
La tua catena mi sembra più un legame,indissolubile...
Grazia Giuliani 26/11/2017 - 18:52
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