Greve torpore
Il caldo dall’inconsueto
puzzo di petrolio misto a farina
non mi lascia dormire.
L’alito di cacao e paraffina
del mangiafuoco pare entri
dal lunante della soffitta.
Non dorme il circo nella piazza
e pare non dorma nella sua cripta
neanche il conte Vlad
che infastidisce il sonno infante
di quel figlio che nella cuna,
tra mormorii e veglia baccante,
non mi lascia dormire.
Per il caldo dall’inusitato lezzo
di latte in polvere e urina mi affaccio,
e pare mi guardi con disprezzo
il mangiafuoco… pare cheta la cuna.
Mi corico in questa notte di caldo afoso
alla ricerca di quella fase rem
e di un poco di riposo.
puzzo di petrolio misto a farina
non mi lascia dormire.
L’alito di cacao e paraffina
del mangiafuoco pare entri
dal lunante della soffitta.
Non dorme il circo nella piazza
e pare non dorma nella sua cripta
neanche il conte Vlad
che infastidisce il sonno infante
di quel figlio che nella cuna,
tra mormorii e veglia baccante,
non mi lascia dormire.
Per il caldo dall’inusitato lezzo
di latte in polvere e urina mi affaccio,
e pare mi guardi con disprezzo
il mangiafuoco… pare cheta la cuna.
Mi corico in questa notte di caldo afoso
alla ricerca di quella fase rem
e di un poco di riposo.
Opera scritta il 04/06/2018 - 11:46
Letta n.1026 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
si direbbe una novella di E. Poe tanto trascina il lettore nella fantasia cmq ben scritta 5*
enio2 orsuni 05/06/2018 - 14:01
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MASTRO POETA...Che visioni strane ti fa fare il caldo....Vampiri, mangiafuoco,odori sgradevoli....quando mai l'odore del latte in polvere è stato un lezzo nausabondo....Latte, borotalco e pipi dei neonati profumano di santità.
mirella narducci 05/06/2018 - 10:28
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