A tambur battente
perforatore sublime intermittente
nel bosco martello
becco a scalpello
rimasto senza strumento
picchio ti vedo e non ti sento
perforatore sublime intermittente
nel bosco martello
becco a scalpello
rimasto senza strumento
picchio ti vedo e non ti sento
agile, grazioso, elegante
ballerino fra gli alberi
acrobata voli su esili ramoscelli
raccogli noci in riva a ruscelli
portato dal vento, celato dall’abete
scoiattolo ritroverai giornate liete?
sul crepuscolo della sera
sta arrivando la bufera
solitaria manto rosso
scappi fuggi a più non posso
silenziosa ascolti un fischio lontano
volpe sento il tuo latrato nel pantano
lontano l’eco di canti innamorati
risuonan bramiti sulle Dolomiti
strozzati da alberi spezzati
piovono dal cielo lugubri granate
le corna fra i rami incastrate
tornerà il sereno con le serenate.
Opera scritta il 11/11/2018 - 12:14
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Commenti
Hai descritto con ammirevole bravura l'atmosfera boschiva...molto bella.
santa scardino 12/11/2018 - 21:28
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Complimenti
Angela Randisi 11/11/2018 - 16:04
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Bellissima Paolo complimenti
Francesco Cau 11/11/2018 - 13:47
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