M’accosto ai vetri della finestra
E con la musica di un’orchestra
Vedo dei fiocchi di neve che danzano un lento
Sospinti da un soffio leggero di vento
Sono soffici, candidi e silenziosi
Coprono ogni cosa di quei giorni uggiosi
Il suo bianco illumina a giorno
Coprendo tutto in ogni suo contorno
Sento una infinita nostalgia
Vorrei ripercorrere la fanciullezza mia
Ed il suo chiarore giunge all’animo per ricordare
A ciascuno di illuminare e fecondare
I doni della carità
Offuscati e inariditi dall’ambiguità.
E con la musica di un’orchestra
Vedo dei fiocchi di neve che danzano un lento
Sospinti da un soffio leggero di vento
Sono soffici, candidi e silenziosi
Coprono ogni cosa di quei giorni uggiosi
Il suo bianco illumina a giorno
Coprendo tutto in ogni suo contorno
Sento una infinita nostalgia
Vorrei ripercorrere la fanciullezza mia
Ed il suo chiarore giunge all’animo per ricordare
A ciascuno di illuminare e fecondare
I doni della carità
Offuscati e inariditi dall’ambiguità.
Opera scritta il 28/01/2019 - 08:07
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