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Flusso di coscienza

Chiudo gli occhi e sogno. Entro nel plancton marino.
Fuori è buio. Siamo solo io e te. Io non ti conosco ancora ma già ti bramo…le tue membra mi chiamano. È un impulso irresistibile, non posso frenarmi, devo farlo. Ti slaccio il nodo della cravatta che butto via.
-Dove siamo di preciso?-
Non lo so. Non è importante. Siamo nella profondità del mare: una straordinaria Atlantide, una città nascosta, un miraggio, un sogno, un’utopia.
-Fatti guardare- ti dico.
Come sono i tuoi occhi? Grandi e neri? Piccoli ma lucenti?.
Se ora ci penso non lo ricordo più. é stata un’avventura extrasensoriale, non basterebbero le parole più grandi per descriverla. Suoni, colori, profumi si confondono nella mia mente e non mi lasciano la possibilità di esprimermi a pieno. Vorrei liberarmi ma troppi freni mi si pongono davanti.
Ricordo…ricordo…ricordo la follia di quella notte, le mille bocche su di me e il sapore salato della tua pelle.
-Quanto tempo è passato? Un anno, un mese, un giorno?- Troppe domande.
… E le tue mani nude che mi accarezzano e le frasi mai più udite baluginare tra le onde di quel mare in tempesta.
-Amami, ne ho bisogno-
L’avrò detto io? L’avrai detto tu? In una simbiosi perfetta, i nostri pensieri viaggiavano all’unisono. Armonia.
Non sapevamo come avevamo fatto ad arrivare lì, sapevamo solo che eravamo nati per quello.


Un fulmine mi aveva colpito tempo prima.
–è lui ti dico- mi aveva detto una voce dall’alto. Ebbi la famosa folgorazione. Una privilegiata, quell’idea era in me innata. Purtroppo gli anni passano. Lui per anni è lì, davanti a te, ma tu non te ne rendi conto, hai rimosso tutto. Un fantasma: lo attraversi e senti il nulla. Basta un istante, però, e tutto può cambiare. La tua vista si potenzia improvvisamente . Lui è sempre lì e, come ogni giorno, ti guarda con quel sorriso divino. Agli occhi degli altri è qualcosa di impercettibile ma dentro di te si scatena l’inferno. -Un’epifania- dicono.
Chissà… Seppelliremo tutto nuovamente? La verità, a volte, è troppo difficile da sopportare, la si nasconde tra i ricordi, tra le pieghe di una vita ormai passata, la si nega a se stessi e si fa di tutto per non farla risaltare a galla.
Ma basta un click e affoghi in quell’abisso.




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Opera scritta il 15/11/2013 - 21:41
Da All_of_me loves_all_of_you
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