L 'uomo ,pastore,padre del mondo
sen va per la solinga strada
muta,deserta con l 'eco del passato.
Stanno i marmorei pilastri del fattore napoletano ,in Roma le spoglie ,duri eterni,come pioppi.
Filtra il nemico tra sassi ,fonti
case e parchi ed un continuo
mutir d'intorno.
Pioggia greve ,fredda della sera
che porti via pensieri,lacrime ,
ove andrai a riposar?
Solo una voce nel vespro si leva
e' quella di colui che di Pietro
Continua a regger le pietre.
Nubi oscure , per ogni borgo
la loro veste stendono si che noi
non possiamo più amar le stelle ,
ne baciar il disco d 'Apollo ,
perché siano fiaccati deboli
da feroce morbo.
Va il vecchiarello sotto il segno
della croce
Il viso si contrae in dolore .
Prega a gran canne il nome
Di te Oh Maria santissima e casta ,
gravida di Cristo per alta possanza.
Orazioni e un gloria a Dio nell 'aura
santa risona da cappella a cappella per ogni esultanza.
Te deum ,padrone di questa povera
arca troppo tempo violata,stuprata.
Quinci or viene il nostro verdetto :
Siete uomini o di poca sostanza?
Dietro s 'auna la lunga folla
dal perduto sangue e corpo ,
quelli vinti ,ombre innocenti
di cotanto scoppio
Nelle vostre membra il peso del male che vi ficco ' l 'ultimo colpo .
Storie d' ognum di voi ,
si perderanno come polline in
estate se non vi sarà un misero
sepolcro .
Ma ad una ad una
le vostre voci risuonano nella coscienza ,
che della morte foste acerbo pasto.
Mira a noi popolo pazzo
ma pur sempre figli tuoi
Oh santo nume immacolato
dei secoli tessitore
dei millenni governatore ,
resta questo duro passo ,
si che noi torniamo redenti a riamar la terra .
Corrado cioci
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