Lacrime dell’essenza,
trasparenti presenze,
con gli occhi chiusi
come una diga del mio corpo
che non fa uscire, scivolare acqua triste
che abbandona il mio viso.
Nella nostra essenza,
non sono lacrime di gioia,
sono riflessi neri della psiche,
creazione di un cosmo
in una decadenza personale.
Siamo persi in una promessa lontana,
dispersa,
lacrime sciolte
nell'elaborazione di un lutto.
Lacrime arrugginite
appese ad un muro di musiche oniriche,
come loro scivola via anche la speranza.
Lacrime perse in un mondo interiore,
portate via da un soffio di tempesta,
incatenate al dolore,
possono bucare le tenebre
o possiamo tentare.
Lacrime come lenti che dilatano
le emozioni oscure in giorni di burrasca.
Particelle di un equilibrio mancante,
piene di solitudine
in questo deserto urbano.
Sono io,
quelle lacrime sono io, sono nel mio io,
io nel desiderio di trovare l’uscita
da questo labirinto dell'anima.
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Ci sono passaggi bellissimi...
Bravo, un saluto.