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papà

se nevicasse, ora, in una Roma fosca di malinconia
di bocche celate in smorfie improbabili


e voci impastate di carta e di stoffa tra le pareti grigie come un occhiello con vista sull'inferno,


la neve, imbiancherebbe le colpe di camici bianchi e cravatte appese?


se piovessero fiori o ali di farfalla
bianche, in un tappeto di germogli pronunciati come labbra appena schiuse
e morbidi e profumati, da fissarsi nel pensiero in tasselli di stupore


la pioggia, salverebbe mai
le anime perse tra le folle verdi distratte, senza nome, senza gloria?


ma se il tuo respiro non fosse polvere
e i tuoi occhi di terra bruna, non fossero chiusi nel riposo del tempo


e le tue mani pulite e affusolate
accarezzassero il mio volto di fiducia e di bambina


io….
io tornerei a innaffiare i fiori accesi sui tuoi balconi
e canterei il mio amore, certa che l'ascolteresti


entrerei nelle pieghe dell'ombra dietro te
senza domande, solo per starti accanto


ti cingerei in un abbraccio di parole difficili, non dette, un drappeggio di fili strappati e ricuciti


...le tue spalle fragili, papà


dimenticando per un attimo
solo per uno


le mie mani giunte
e quelle rose bianche




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Opera scritta il 04/12/2020 - 20:10
Da laisa azzurra
Letta n.945 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Mi sono sentito vicino al tuo struggente dolore.
Grazie per averlo condiviso con noi.
Anche l'amore per il proprio padre è poesia.
E' deceduto isolato e solo, ma il tuo dolcissimo ricordo lo fa sentire vicino, perché è in te che vive.
Un abbraccio.

Gianluigi Giussani 03/01/2021 - 22:36

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Testo struggente, doloroso di profondo legame e radici d'amore. La vita è dolore ci riserva eventi nefasti quando soprattutto è doloroso capire che il male è Dell uomo indifferente all'amore.
Un caro abbraccio.

Alpan . 08/12/2020 - 15:11

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Grazie Antonio, grazie Silvio.
Si, un mondo "è" una vita in prestito.
Troppo spesso dimentichi che siamo un nulla, siamo già storia, ieri e forse, solo forse, domani, dimentichi degli affetti più cari per i quali ci ostiniamo a dire: c'è tempo, domani...
Ma un bacio o una carezza sono per sempre, nel cuore di chi ci ama

laisa azzurra 08/12/2020 - 13:52

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Noi abitiamo questo mondo insidioso, selvaggio, con questo bagliore sordo,palpabile, ma sereno nello stesso tempo: Un saluto

sylvio modica 08/12/2020 - 13:25

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Mi dispiace per tuo padre, si nessuno dovrebbe morire così, anche nella morte bisognerebbe essere accompagnati da qualcuno che ci ama. Purtroppo un altro colpo basso di questa pandemia è anche questo. Ti sono vicino nel dolore.

Antonio Girardi 08/12/2020 - 10:54

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Ciao Laisa solo adesso mi sono accorto che non era partito l'altro commento dove elogiava la tua poesia perché molto bella, commovente e scritta con il cuore. Quello della volpe voleva solo essere la mia sensazione di felici6quando ti vedo scrivere qui sul sito come la gioia che provo nel vedere quella volpe che ogni 6tanto si fa vedere dalle mie parti in cerca di cibo destando in me forti emozioni. Nessuna similitudine con te, soltanto questo. Scusami e spero di essermi chiarito. Ciao e buon 8 dicembre.

Antonio Girardi 08/12/2020 - 10:51

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Signori
Io non posso fare altro che ringraziarvi.
Il mio papà è mancato in un ospedale anonimo di Roma, abbandonato al suo destino, senza che nessuno potesse accarezzarlo, parlargli, tenergli la mano.
È un dolore sordo
Credetemi, si muore soli e senza dignità.
Nessuno, davvero nessuno, dovrebbe morire così.
Grazie

laisa azzurra 07/12/2020 - 20:19

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In questi versi molto toccanti, si respira un dolore sordo ed impercettibile che si sovrappone ai ricordi di una spensierata fanciullezza.
Bravissima

Afrodite T 06/12/2020 - 19:33

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Nel dolore hai scritto un capolavoro, laisa.

Ernesto D’Onise 06/12/2020 - 17:40

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Sporadicità

Antonio Girardi 06/12/2020 - 12:20

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C'è una volpe che ogni tanto si fa vedere nella mia tenuta: ogni due o tre mesi per elemosinare qualcosa da mangiare. Quando ti leggo con la tua specificità mi sovviene alla mente questo animale, nessuna similitudine s'intende.

Antonio Girardi 06/12/2020 - 12:19

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Cara Laisa, sai entrare nel cuore con le tue parole. Buona domenica!

mare blu 06/12/2020 - 08:27

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Meravigliosa, carica d'amore e di malinconia. Mi ha emozionata.

Marianna S 05/12/2020 - 21:25

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Ciao Laisa ben ritrovata la tua poesia emoziona e coinvolge! un forte abbraccio

barbara tascone 05/12/2020 - 13:22

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Ti ritrovo con piacere, Laisa.
La tua poesia emoziona sempre.
Questa, in particolar modo.
Un saluto

Loris Marcato 05/12/2020 - 10:04

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Significativo l'uso del condizionale...
Quanta emozione in questa tua poesia... ciao Laisa

PAOLA SALZANO 05/12/2020 - 06:30

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Un canto di dolore, un dolore fresco che difficilmente invecchia, reso più grave da circostanze tragiche.
Una poesia molto bella che tocca il cuore
Un abbraccio Laisa
Perdonami votando dal telefono ho sbagliato.

Grazia Giuliani 05/12/2020 - 00:42

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Dolente dolore in queste struggenti note che suonano come un tristissimo violino
e il tentativo di rituffarsi nel l’infanzia felice all’ombra del suo amore paterno.
Molto bella Laisa

Anna Maria Foglia 04/12/2020 - 21:35

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Come non comprendere...quei fili che ti legano a lui e lui a te.
Mi hai toccato l'anima in questa stupenda poesia, dolore e amore e non dimentico Laisa le tue parole. Un abbraccio con sincero effetto.

Margherita Pisano 04/12/2020 - 21:28

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Vorrei dirti le parole giuste, ma quelle non le so dire...mi e sempre stato più facile scriverle

Papà aveva quel tipo
di sandali che fanno rumore
per il logorio.
Li calzava anche il giorno
che se ne è andato,
come in una vecchia pellicola.
Anche quando è tutto azzurro
a tre quarti di cielo
c’è sempre una nuvola.
Dietro posso sentirci
passi
di sandali, e quel cigolio


Mirko D. Mastro(Poeta) 04/12/2020 - 21:06

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