... s'incontrano e si accatastano una sull’altra
le case , realtà verticali
di vite consumate fra terrazzi a colture
e , un sole la cui luce gioca per entrare nelle dimore
le case , realtà verticali
di vite consumate fra terrazzi a colture
e , un sole la cui luce gioca per entrare nelle dimore
fra vicoli stretti e strapiombi
che t'innamorano come da
nessun altra parte al mondo.
Scruti dalle Torri e dall'Infinito
E , empio di respiro, ossigeni il tuo cuore.
Al profumo dei limoni e delle mimose,
già a gennaio, offri l'anima e tutti i sensi tuoi.
E, ogni luogo di essa si spertica a
quel sole unico,e poi...si inchina grato al mare del golfo.
Qui ancora cantano le sirene!
E ti chiama...questo mare, ti chiama.
Luciano CApaldo
Opera scritta il 22/06/2021 - 19:22
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Commenti
Bella ed emozionante la chiusa.Gia' è un paradiso!
Graziella Silvestri 23/06/2021 - 15:50
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