Così è inutile parlare di Dio,
patina di sofferenza che scalfisce
quel volto tanto caro al mio sguardo.
Così stai soffrendo,
dove l'abisso si apre
e il cielo rimanda ancora
essenze astratte.
in un tempo sospeso, intriso di nulla.
Stranamente non sento più il mare!
Così diafana nello sguardo spento
di occhi che ricordavo
intensi come spilli.
Così è inutile raccontare il sogno,
lamiere contorte e cardini divelti
dal vento di tempesta.
patina di sofferenza che scalfisce
quel volto tanto caro al mio sguardo.
Così stai soffrendo,
dove l'abisso si apre
e il cielo rimanda ancora
essenze astratte.
in un tempo sospeso, intriso di nulla.
Stranamente non sento più il mare!
Così diafana nello sguardo spento
di occhi che ricordavo
intensi come spilli.
Così è inutile raccontare il sogno,
lamiere contorte e cardini divelti
dal vento di tempesta.
La mia mano sul tuo seno
a dare respiro...
al tuo respiro che manca!
Opera scritta il 20/09/2021 - 09:05
Da Alpan .
Letta n.514 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Intensa emozione trasmette quest'opera di pregio.
Ralph Barbati 20/09/2021 - 18:46
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ALPAN...E' difficile abbracciare il dolore. Intensa poesia
mirella narducci 20/09/2021 - 12:24
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Intensamente bella e sentita, complimenti Alpan
Anna Rossi 20/09/2021 - 10:18
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