V'era un sentiero
nel discendere della piana,
traversava soglia
ch'al mar volgeva.
nel discendere della piana,
traversava soglia
ch'al mar volgeva.
Ero solito non aver compagnia
e del percorrere suo,
tra vetuste fronde,
solo dell'ombra mi cingevo.
Pensieri s'addormivano
in fianco a neri mirti
oltre le selvagge mimose.
Fin dove la vista lo sguardo spingeva.
Preso da insana follia m'atteggiavo a volare
dei ripidi massi non curando,
'sì da tuffare spirito in perigliose acque
che del gesto nemmen volevo.
E in tal guisa era
quell’andare tanto lento
ch’attraverso il triste sentire mio
al traguardo esanime giungeva.
Opera scritta il 21/03/2022 - 13:49
Letta n.496 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Davvero strepitosa classe ed eleganza. Grazie tante per il commento ad un mio testo. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA 23/03/2022 - 15:07
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Quando l'arte non è acqua, stupendo percorso dell'animo immerso tra profumi e colori della natura fino a giungere a un traguardo, affaticato ma sereno!
Un saluto Genè!
Un saluto Genè!
genoveffa genè frau 23/03/2022 - 11:36
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Accurati versi poetici.
Complimenti Jan
Complimenti Jan
Salvatore Rastelli 22/03/2022 - 15:32
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Ma è splendida!!!
Apprezzatissimo il tuo poetare.
Grazie per questa tua... e per avermi letta!
Apprezzatissimo il tuo poetare.
Grazie per questa tua... e per avermi letta!
Marina Assanti 22/03/2022 - 10:31
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Grazie per la lettura e una gradevole giornata per tutti...
Jean C. G. 22/03/2022 - 08:54
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Bellissima poesia complimenti!!
Anna Cenni 21/03/2022 - 15:07
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Bei versi, molto sentiti.
Maria Luisa Bandiera 21/03/2022 - 14:41
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