V'era un sentiero
nel discendere della piana,
traversava soglia
ch'al mar volgeva.
nel discendere della piana,
traversava soglia
ch'al mar volgeva.
Ero solito non aver compagnia
e del percorrere suo,
tra vetuste fronde,
solo dell'ombra mi cingevo.
Pensieri s'addormivano
in fianco a neri mirti
oltre le selvagge mimose.
Fin dove la vista lo sguardo spingeva.
Preso da insana follia m'atteggiavo a volare
dei ripidi massi non curando,
'sì da tuffare spirito in perigliose acque
che del gesto nemmen volevo.
E in tal guisa era
quell’andare tanto lento
ch’attraverso il triste sentire mio
al traguardo esanime giungeva.

Letta n.548 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Davvero strepitosa classe ed eleganza. Grazie tante per il commento ad un mio testo. Un caro saluto


--------------------------------------
Quando l'arte non è acqua, stupendo percorso dell'animo immerso tra profumi e colori della natura fino a giungere a un traguardo, affaticato ma sereno!
Un saluto Genè!
Un saluto Genè!



--------------------------------------
Accurati versi poetici.
Complimenti Jan
Complimenti Jan



--------------------------------------
Ma è splendida!!!
Apprezzatissimo il tuo poetare.
Grazie per questa tua... e per avermi letta!

Apprezzatissimo il tuo poetare.
Grazie per questa tua... e per avermi letta!



--------------------------------------
Grazie per la lettura e una gradevole giornata per tutti... 



--------------------------------------
Bellissima poesia complimenti!!


--------------------------------------
Bei versi, molto sentiti. 



--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.